Il poeta Francesco Vannoni gli dedica un sonetto. Innumerevoli i ricordi che amici, colleghi, semplici conoscenti lasciano sul web

Siena è sotto choc dopo la morte tragica di Andrea Mari detto Brio, uno dei fantini del palio più amati e apprezzati. Centinaia di messaggi sui social si sono susseguiti in queste ore, tantissime testimonianze della vitalità del fantino, innumerevoli messaggi di Contradaioli, non solo dove Andrea Mari ha vinto e fatto gioire interi popoli.

Un senese. Uno che sapeva farsi voler bene con quella sua risata contagiosa e sono innumerevoli i messaggi che si susseguono sul web di amici, colleghi, contradaioli che lo ricordano per le sue imprese, ma anche semplici conoscenti.

Il poeta senese Francesco Vannoni gli ha dedicato uno dei suoi sonetti, “Stasera ‘unn’ha colore“. Ecco il testo

“Quando ho vinto a nerbo alzato di certo, Checco, t’ho fatto dispera’. Ma anche se lì ‘un ti so’ garbato un sonetto me lo potresti dedi’a’ 
Siccome, te ha’ sempre salutato ogni anima senese che va di là, fra tutti quelli che m’hanno ri’ordato un tu pensiero, sì… ci poteva sta’.”
O Andrea, in verità, se si pòle, ti voglio di’ come la penso…Ascolta me, mi manca le parole. 
È di tutta Siena questo dolore, e ‘un si riesce a dagli senso. Il pianto stasera…’unn’ha colore”

Questo il ricordo che ha lasciato Andrea Coghe detto Tempesta:

“Una volta mi hai chiesto “domandami chi vorrei essere?!” E io te l’ho chiesto e te con la tua solita faccia da culo mi hai risposto “Andrea mari” e io ti dissi : e ci credo…. quando ho debuttato nel 2017 subito appena dall’entrone ti sei avvicinato e mi hai guardato e ti ho fatto la solita domanda, tu che avevi capito hai fatto un sorriso e mi hai detto finalmente ce l’hai fatta!!!…..Abbiamo litigato, riso, scherzato, “combattuto” mille volte, non è possibile tutto questo, avrei voluto continuare a combattere e incazzami con te come facciamo spesso fra noi! Alla fine presi dalla frenesia e dalla competizione non ci rendiamo conto che in fondo siamo solo tutti ragazzi con lo stesso sogno e la stessa ambizione e siamo molto più simili di quello che la gente crede, certo ognuno col solito carattere, ma tutti figli della stessa mamma, Siena il Palio e il nostro mondo non sarà più lo stesso! Fai buon viaggio!!”.

Tra i tanti messaggi, il cordoglio del sindaco di Murlo Davide Ricci:

“Mi associo al dolore di tanti amici che in questo momento piangono l’inattesa scomparsa di Andrea Mari , Murlese Lupompesino. Passavi spesso davanti a casa mia per abituare i tuoi cavalli a stare tranquilli mentre Il mio Ercole abbaiava furioso al di qua della rete; c’era sempre modo di scambiare due parole. Ci siamo visti poche settimane fa in Municipio, con tuo padre. Fu per me una forte emozione cantare insieme a te in occasione della cena dei fantini vittoriosi ai Cinque Poderi della Misericordia nel settembre 2018. Ci lasci tanti bei ricordi, il tuo sorriso e la voglia di fare sempre meglio. Un abbraccio alla famiglia da parte di tutta la comunità murlese”.

Lo ricorda così l’Associazione Proprietari Allenatori e Allevatori di cavalli da Palio:

“Hai fatto gioire molti popoli e al tempo stesso ne hai fatti piangere altri, ma questo è il palio non se ne esce. Ciò che tutta la città di Siena potrà sempre riconoscerti è il Brio che portavi con le tue battute, con le tue risate, con il tuo modo scherzoso di affrontare la vita, senza mai perdere la determinazione e la professionalità che ti contraddistinguevano. In questo periodo così funesto, dove il Palio manca terribilmente ad ognuno di noi, la tua scomparsa ha aggiunto un altro tassello a questo grande senso di vuoto. Ciao Andrea”.

Ma la notizia, e il dolore per la perdita, è rimbalzata anche lontano da Siena. A Legnano, per esempio, dove era legato alla contrada di Sant’Erasmo e ad Asti, dove aveva vinto nel 2014.

Si affida a una cazone di Francesco Guccini Massimo Coghe detto Massimino.

“Lunga e diritta correva la strada, l’auto veloce correva, la dolce estate era già cominciata vicina ti sorrideva,
Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, non lo sapevi che c’era la morte quel giorno che ti aspettava,
Non lo sapevi che c’era la morte, quando si è giovani è strano, poter pensare che la nostra sorte, venga e ci prenda per mano. Non lo sapevi ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha ucciso, quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita.. dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte, In quella strada cercavi la vita, ma hai incontrato la morte, voglio però ricordarti com’eri, geniale e sregolato, come solo pochi campioni sanno esserlo, anche se qualche volta mi hai fatto girare i coglioni, non sono mai riuscito a serbarti rancore. Troppo troppo presto hai abbandonato la scena, anche se la sorte ti ha preso per mano nello stesso viale in cui sono passati i più grandi campioni del nostro mondo ippico,
Non poteva, e non avrebbe dovuto essere il tuo turno,…
Mancherai, mancherai ai tuoi, alla tua nipotina che non potrà più avere le coccole del suo supereroe, mancherai al palio, e ai tuoi colleghi che forse avrebbero ancora potuto imparare tanto, mancherai anche a me che per poterti dedicare due righe ho dovuto chiedere aiuto a Guccini estrapolando alcuni passaggi da canzone per un’amica, perché in fondo per certi versi forse eravamo un po’ amici.
Fai buon viaggio”.

Tanti i ricordi di fantini come Frankie Dettori, Antonio Fresu, Fabio Branca, Mattia Manca e Umberto Rispoli. “Il nostro amico Andrea Mari e passato via da questo mondo . Leggenda della piazza di Siena . TVB forever” scrive Frankie Dettori.

Ricordo anche di Annalisa Bruchi, giornalista Rai e senese che ogni anno racconta il Palio. “Caro Andrea, ti voglio ricordare così, felice e vittorioso. Siena e il Palio hanno perso un grande!”

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