In meno di un chilometro sono state raccolte oltre 50 mascherine, che rappresentano il nuovo allarme ambientale

Da una parte l’inciviltà di chi si libera delle mascherine, disperdendole senza scrupoli nell’ambiente. Dall’altra il profondo senso di civismo di chi, trovando bottigliette di plastica e altri rifiuti, li raccoglie per consegnarli ai centri di raccolta.

Tra questi due estremi ha oscillato l’edizione 2020 di Puliamo il mondo a Montepulciano, che si è svolta in Via 1 Maggio, la circonvallazione che congiunge San Biagio con Sant’Agnese, nel tratto compreso tra Valardegna e Lo Sterro.

Perchè, in meno di un chilometro, lungo i margini della carreggiata, i partecipanti si sono imbattuti in un tipo di rifiuto nuovo, le mascherine protettive, frutto dell’emergenza-coronavirus: ne sono state raccolte una cinquantina, una quantità inattesa anche per gli esperti del settore e che, per questa entità, rappresenta già un allarme-ambientale.

La mascherina non degrada, al massimo si scolorisce – afferma un tecnico –, temiamo che tra qualche anno potremmo ritrovarle esattamente come sono oggi, in una quantità che fa impressione. E pensare che per disfarsene basta gettarla nell’indifferenziato, il tipo di rifiuto meno impegnativo per l’utente”.

“Al di là della sensibilità dei singoli – osserva l’Assessore all’Ambiente Emiliano Migliorucci – un deterrente potrebbe essere rappresentato anche dalle multe previste dal Codice della Strada a carico di chi si disfa di rifiuti “al volo”. Ma il gesto è difficilmente individuabile e la sanzione (che potrebbe essere quella, molto significativa, di ripulire dal rifiuto) non preoccupa i lanciatori”.

“D’altra parte (è sempre Migliorucci a parlare) abbiamo avuto conferma che tanti tra i camminatori che percorrono quel tratto, lungo la corsia sterrata che costeggia la strada, sono abitualmente dotati di sacchetti nei quali ripongono le bottiglie di plastica, i pacchetti di sigarette e altri rifiuti nei quali si imbattono, per poi consegnarli ai centri di raccolta. E’ giusto evidenziare anche la presenza di persone mosse da tale senso civico da riparare alle sbadataggini (chiamiamole così) di altri”.

In totale il gruppo, coordinato dai volontari del circolo locale Legambiente e dal personale del Servizio Ambiente del Comune e composto anche da Carabinieri Forestali, Croce Rossa, Misericordia, Vigilanza Ambientale e semplici cittadini, ha raccolto rifiuti per un volume di circa 3 metri cubi comprendente anche cinque borchie di cerchioni (oggetti che possono sganciarsi dalla propria sede), varie parti di fanali, paraurti e accessori di carrozzeria, bottiglie di plastica, lattine, mozziconi, insieme agli immancabili sacchetti preparati ma non conferiti correttamente.

Quest’anno – conclude il Sindaco Michele Angiolini – non è stato possibile, per i ben noti motivi, organizzare Puliamo il Mondo con le scuole. Ma, forti di un’adesione che parte dal 2004, abbiamo voluto dare continuità all’iniziativa, rivolgendoci alle associazioni e ai cittadini, sempre con il fondamentale supporto dei Carabinieri Forestali.

A tutti i partecipanti va il ringraziamento del Comune non solo per gli effetti pratici della raccolta ma per il forte valore simbolico ed educativo che assume la partecipazione di ogni singolo componente della nostra comunità”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui