Il gruppo consiliare Centrodestra per Montepulciano denuncia la mancata riscossione della tassa sui rifiuti nei confronti della società che gestisce i parcheggi a pagamento a partire dal 2011

Il gruppo consiliare Centrodestra per Montepulciano denuncia la mancata riscossione della tassa sui rifiuti nei confronti della società che gestisce i parcheggi a pagamento a partire dal 2011 e valuta la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti contro l’Amministrazione Comunale.

La cifra ammonterebbe, secondo quanto quantificato dalla stessa Amministrazione in risposta a un’interrogazione, a oltre 90mila euro.In una nota i Consiglieri del Centrodestra dichiarano: “La sosta a pagamento costituisce un’entrata consistente per le casse del Comune di Montepulciano ed è un tema molto sentito dai cittadini” – hanno dichiarato i Consiglieri di centrodestra – a seguito di due interrogazioni presentate il 9.10.2020 e il 30.03.2021, abbiamo appurato che dal 2011 l’Amministrazione Comunale ha di fatto esentato il gestore dei parcheggi con strisce blu dal pagamento della Tassa sui rifiuti, attraverso la configurazione di un rapporto contrattuale in forza del quale la società non sarebbe tenuta alla corresponsione del tributo”.

“Una scelta a nostro avviso incomprensibile, soprattutto a fronte degli sforzi e dei sacrifici delle attività imprenditoriali costrette a corrispondere importi elevati per sostenere il costo del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti che vanta le tariffe tra le più elevate dell’area Valdichiana – continua la nota – peraltro, tale scelta appare contrastante rispetto all’orientamento più volte manifestato dalla Corte di Cassazione, che ha chiarito che il concessionario della sosta a pagamento sia tenuto a pagare la tassa sui rifiuti su ciascuno stallo di sosta”.

Prosegue il Centrodestra: “Secondo quanto specificato nella risposta scritta, la cifra presuntiva cui l’Amministrazione ha rinunciato nell’arco 10 anni risulta pari a oltre 90 mila euro, ma in realtà potrebbe considerarsi ben più elevata; inoltre, in questa non sono considerate le eventuali sanzioni e gli interessi che, se calcolati, porterebbero la somma a circa il doppio”.

Conclude il Capogruppo Gianfranco Maccarone: “in un periodo di forte difficoltà per famiglie e imprese, in cui le tariffe della TARI aumentano costantemente di anno in anno, lascia sconcertati come l’Amministrazione Comunale abbia rinunciato ad un entrata di tale importo per ben 10 anni, a fronte di un carico tributario sempre più elevato nei riguardi dei cittadini e nonostante la sofferenza del tessuto economico e produttivo. Oltre all’aspetto politico, occorre a questo punto far luce, inoltre, sulla legittimità dell’operato dell’Amministrazione, pertanto, stiamo valutando la sussistenza dei presupposti per interessare della vicenda la Corte dei Conti, al fine di svolgere gli opportuni accertamenti sulla correttezza amministrativa e contabile di una simile esenzione”.

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