Montepulciano: data la situazione d’incertezza, il Magistrato delle Contrade ha rivisitato la chiusura dell’Anno Contradaiolo, che si svolgerà domenica 8 novembre

Le celebrazioni per la chiusura dell’Anno Contradaiolo dell’edizione 2020 del Bravìo delle Botti di Montepulciano si dovevano tenere domenica 27 settembre, ma visto l’aggravarsi dello stato di emergenza da Covid19 a livello nazionale, il Magistrato delle Contrade, in accordo con l’amministrazione comunale e le otto contrade, decise per rimandare le premiazioni.

Dopo un confronto con l’amministrazione comunale, tenendo conto della situazione di enorme difficoltà generale e nel massimo rispetto della sicurezza sanitaria, il Magistrato delle Contrade ha determinato che la chiusura dell’anno contradaiolo, in una formula rivisitata, verrà celebrata domenica 8 novembre.

Alle ore 10:00 presso il Santuario di San Agnese di Montepulciano, alla sola presenza del sindaco Michele Angiolini, del reggitore Andrea Biagianti e degli otto rettori delle contrade di Montepulciano, chiusura formale e solenne con la celebrazione della santa messa. Alle ore 18:30 pomeriggio, seguirà una diretta facebook, dove verranno annunciati i vincitori del premio Memorial Trabalzini, destinati ai migliori sbandieratori e tamburini delle contrade che si sono esibiti in Piazza Grande lo scorso 30 agosto e del Bravìo nel cuore. Il Magistrato delle Contrade chiede a tutti di non presentarvi alla celebrazione della messa e di seguire i canali social ufficiali per restare aggiornati sullo svolgimento degli eventi.

“Come Magistrato delle Contrade abbiamo voluto chiudere in maniera significativa questo anno contradaiolo così anomalo. Dopo un Bravìo 2020, volto a rafforzare il senso di comunità, abbiamo la responsabilità di preservare la manifestazione e le contrade da un presente sempre più complesso dove la cultura e la socialità vengono ritenute, purtroppo, beni non essenziali.” – spiega il Reggitore Andrea Biagianti

“L’Amministrazione Comunale ha condiviso fin dall’inizio e apprezzato l’approccio che il Magistrato delle Contrade e le contrade stesse hanno avuto verso la situazione di emergenza creata dall’epidemia di coronavirus. Un atteggiamento molto attento alle regole ma anche dinamico, attivo e coraggioso. Così, applicando alla lettera le disposizioni in vigore in quel periodo, è stato possibile non cancellare il Bravìo delle Botti che, pur senza la competizione, ha anzi regalato alla nostra comunità straordinari momenti di socialità. Un Bravìo, quello 2020, che, come è stato detto ed ho osservato anch’io, ci ha fatto riscoprire uno spirito di cui nel tempo avevamo forse smarrito il profondo significato unificante. Oggi, di fronte alla volontà di concludere l’anno contradaiolo, in una situazione che è tornata a essere d’emergenza, il Magistrato e le contrade si dimostrano coerenti con quell’impostazione: le cerimonie si terranno, rispettando le regole e nella forma più autentica e più intensa consentita dal contesto. Di questa dimostrazione di volontà e, allo stesso tempo, di maturità siamo grati al mondo delle contrade di Montepulciano che danno un’ulteriore dimostrazione di quanto la nostra comunità sia viva” – è il commento del sindaco di Montepulciano Michele Angiolini.

“Concludere l’anno contradaiolo alla presenza dei soli rettori e del primo cittadino, oltre al Reggitore, domenica prossima davanti alla nostra santa è motivo di gioia e al contempo di gratitudine per gli eventi vissuti insieme lo scorso agosto, in un clima cordiale e sereno. Purtroppo questi giorni di incertezza assoluta destano preoccupazione ma vogliamo affidarci, come sempre, a Colei che da quasi sette secoli esercita la sua protezione sulla nostra città. È ancora una volta il tempo della prudenza! Accanto alla prudenza, domenica prossima ringrazieremo il Signore e affideremo l’intera città con i suoi cittadini perché questi mesi futuri siano più sereni possibili, nonostante la seria preoccupazione per le attività del territorio” è il commento di Don Domenico Zafarana.

L’edizione 2020 del Bravìo delle Botti verrà sicuramente ricordata per la sua particolarità: un cerimoniale rinnovato e adattato alla situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma che ha messo al primo posto la socialità e il senso di comunità che ha permesso alle strade di Montepulciano di riempirsi ugualmente dei colori delle contrade.

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