Le parole del governatore della Misericordia Giacomo Bassi in occasione della Festa della Madonna Addolorata
“La Misericordia è la più antica associazione sangimignanese: da oltre 228 anni opera sotto le torri al servizio della comunità, declinando perfettamente l’articolo 118 della Carta Costituzionale che indica nel concetto di sussidiarietà un cardine fondamentale della vita sociale del nostro Paese” ha affermato il Governatore dell’Arciconfraternita di Misericordia di San Gimignano Giacomo Bassi. Lo abbiamo intervistato in occasione della Festa patronale dell’associazione.
“Dopo l’annullamento dello scorso anno, l’Arciconfraternita ha potuto celebrare la Festa patronale dedicata alla Madonna Addolorata, con tre momenti distinti: il primo è stato il triduo di preghiera che si tenuto nei giorni 15, 16 e 17 settembre nella storica chiesa della Pieve nei chiostri della Collegiata e che ha visto la partecipazione di molte persone. La giornata conclusiva di sabato è stata caratterizzata dalla Celebrazione eucaristica, tenuta nella Chiesa di Sant’Agostino e celebrata dal nuovo Correttore Spirituale della Misericordia don Gianni Lanini”.
Durante la celebrazione eucaristica si è tenuta la “Cerimonia della Vestizione”: di cosa si tratta?
“La ‘Cerimonia della Vestizione’ è un rito antichissimo, di origine medievale, con il quale la Confraternita ha accettato che ha visto protagonisti quattro giovani sangimignanesi: ai quattro nuovi aderenti, Chiara, Cosimo, Diego e Matilde, è stata conferita la ‘cappa e buffa’ nera, simbolo dell’anonimato di chi aiuta gli altri. La serata si è poi conclusa con la cena sociale di ringraziamento per tutti i volontari che, soprattutto in questo anno e mezzo, hanno lavorato per la comunità, prendendosi anche dei rischi, pur di aiutare chi era in difficoltà e che vegliano ogni ora del giorno per ogni giorno dell’anno sulle necessità di intervento socio sanitario dei sangimignanesi”.
Che cosa rappresenta la Festa patronale per la Misericordia?
“Avevamo davvero bisogno di ritrovarsi tutti insieme per celebrare, da un lato, e festeggiare, dall’altro, la nostra identità e la nostra amicizia. Sono stati momenti bellissimi nei quali abbiamo rinsaldano tutti insieme le motivazioni di un impegno così importante e consolidato i legami di affetto e di stima reciproca che legano tutte le Consorelle ed i Confratelli dell’Arciconfraternita. Ringrazio le istituzioni, le altre associazioni del Coordinamento ‘Rete Sociale di San Gimignano’ e le Confraternite vicine che hanno presenziato e le aziende che hanno contribuito, con il dono dei loro prodotti, alla riuscita della nostra festa”.
“La Festa patronale rappresenta un punto fondamentale della nostra annuale vita associativa in quanto momento di forte riflessione sul significato del nostro impegno. L’iconografia della Madonna Addolorata poi esprime, in modo simbolicamente perfetto, il primo e più importante scopo della nostra esistenza: quello di essere accanto a chi è nel dolore. A chi è nel dolore fisico, perché colpito dalla malattia, al quale offrire soccorso, trasporto e cure, come a chi è nel dolore psichico e morale perché magari si sente fallito e umiliato, offrendo una parola, un luogo di socialità, un’occasione per fare opere di volontariato che spesso hanno un effetto corroborante e fanno sentire la persona utile ed importante per gli altri. Così come vogliamo essere accanto alle nuove sofferenze del nostro tempo contemporaneo: a chi è finito nel tunnel della droga e non riesce ad uscirne, a chi è vittima del gioco d’azzardo e dell’uso compulsivo degli oggetti elettronici, a chi è partito da paesi lontani in cerca di una vita migliore e si trova solo, senza nulla e con la sola disperazione addosso”.
A chi è stata dedicata la Festa patronale del 2021?
“Abbiamo voluto dedicar la Festa patronale di quest’anno a tutte le persone che hanno sofferto e soffrono per la pandemia da Coronavirus: una dedica ideale, spirituale, a tutti loro da chi, come i nostri dipendenti e volontari, li hanno visti soffrire da vicino, nella realtà quotidiana”.
Come avete affrontato e come state ancora affrontando la pandemia?
“Nei mesi più duri della pandemia che la nostra associazione ha operato, tra mille difficoltà, con un supplemento d’impegno al servizio della comunità: oltre ai normali servizi di trasporto, abbiamo risposto alle richieste delle istituzioni e dei singoli cittadini per la spesa a domicilio e per la consegna dei farmaci, abbiamo raccolto e distribuito gratuitamente mascherine ed altri materiali di protezione, abbiamo trasmesso i momenti liturgici principali via internet, effettuato banchini informativi: insomma un arcobaleno di attività, spesso improvvisate, per essere un punto di riferimento, di aiuto e di speranza per la nostra comunità. E molti ci hanno ringraziato anche solo con un apprezzamento od un sorriso”.
Un’attività costante
“La nostra attività si snoda a San Gimignano per tutto l’anno, 24 ore al giorno: ecco alcuni numeri riferiti al 2020 per i trasporti socio-sanitari: totale interventi 2.738, ore impiegate 5.839, km percorsi 137.717”.
Numeri che dimostrano un grande impegno
“Questi numeri ci parlano di un importante sforzo organizzativo ed economico che la Misericordia sostiene con sempre più fatica: i volontari diminuiscono, le risorse economiche si assottigliano, le difficoltà gestionali aumentano.
Noi vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento ‘aperto’ per l’intera comunità: aperto a tutti i cittadini ed alle istituzioni civiche, aperto alle altre associazioni con le quali collaboriamo in modo molto più stretto dentro il Coordinamento ‘Rete Sociale di San Gimignano’. Aperti quindi ma coerenti con la nostra ispirazione, le nostre fondamenta valoriali, le nostre tradizioni e soprattutto pronti a cogliere le novità del mondo contemporaneo e soprattutto a declinare nella quotidianità la straordinaria stagione di freschezza e di modernità che Papa Francesco indica ogni giorno al mondo cattolico ed al pianeta intero. Ma abbiamo bisogno, se non di tutti, sicuramente di tanti.
Quali sono le novità del futuro prossimo?
“I prossimi mesi saranno forieri di importanti novità: speriamo di avere, nelle prime settimane del nuovo anno, la consegna della nuova ambulanza, realizzata con il contributo delle famiglie e delle imprese sangimignanesi e valdelsane, e sempre ad inizio 2022, dovremmo poter inaugurare il Poliambulatorio nei locali di via Don Castaldi, che va ad unirsi al già attivo Punto di Primo Soccorso di via San Matteo, che di recente abbiamo difeso da ipotesi di chiusura, al fianco delle istituzioni locali. Un nuovo servizio sanitario, quello degli ambulatori di libera professione, a disposizione della comunità sangimignanese che la Misericordia offre, facendosi carico degli oneri gestionali che andranno ad aggravare la gestione amministrativa complessiva dell’associazione. Infine, nei prossimi mesi, continueranno gli investimenti nel Cimitero della Confraternita per renderlo, nel giro di qualche anno, ancora più dignitoso e coerente con la delicatissima funzione morale e materiale che svolge”.
Un commento finale
“La nostra è una associazione ‘di servizio’ per la comunità ed è per questo che rinnoviamo a tutti l’invito a venire a dare una mano, anche per servizi semplici ed alla portata di tutti. Si dà per scontato che la Misericordia c’è sempre stata e sempre ci sarà: non è così. Senza la partecipazione dei volontari ai servizi e senza il supporto, anche economico, della gente, delle imprese e delle istituzioni, la Misericordia può indebolire la propria attività e quindi essere meno utile ai cittadini”.