Silvano Meloni

Parla Silvano Meloni presidente di Readytec, azienda specializzata nellimplementazione di soluzioni digitali per le imprese

Che dalle emergenze nascano anche delle opportunità ne siamo ora consapevoli: il Covid ci ha messo di fronte alla necessità di digitalizzarci, in tutti i settori. A partire dalle imprese, piccole o medie che siano, perché la crescita digitale non riguarda più solo i ‘grandi’, fino a scorrere nella lista di chi ha compreso il bisogno del digitale nelle lunga fase di emergenza: la scuola, la pubblica amministrazione, la sanità.

A Siena la strada verso il digitale è stata aperta da Caterina, l’assistente virtuale del Comune di Siena, poi Aurora, l’avatar di Asl che aiuta gli utenti a navigare in modalità assistita il sito, a prenotare un appuntamento da remoto e dare informazioni sempre aggiornate su orari e servizi.

Ma come portare nelle imprese la cultura del digitale, prima ancora dell’intelligenza artificiale, per rilanciare un territorio su cui hanno messo l’occhio investitori da ogni parte d’Italia ma che, alla soglia del nuovo anno, si trova a fare i conti con ciò che la pandemia ha bloccato (o non ha portato)? 

Lo abbiamo chiesto a Silvano Meloni, Presidente di Readytec Spa, partner tecnologico con oltre 40 anni di esperienza nell’implementazione di soluzioni digitali per le imprese che, proprio nel 2019, ha deciso di investire nell’intelligenza artificiale per avvicinarsi ancora sempre di più alle Pmi e trasferire il sapere digitale a tutte quelle aziende del territorio che “oggi più che mai hanno bisogno di aggiornare competenze e ripensare un modello di business che ha al centro il processo digitale” .

Meloni, quali sono le prospettive future a seguito dell’operazione di aumento di capitale appena portato a termine?

“L’investimento in QuestIT per lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale apre scenari importanti. In Readytec, azienda da sempre dedicata allo sviluppo e all’introduzione del digitale nel mondo imprenditoriale italiano, vediamo l’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nelle organizzazioni come un fattore fondamentale di crescita, in termini di competitività e redditività, necessario in questo nuovo scenario che stiamo vivendo. La tecnologia abbraccia trasversalmente  tutti i settori dalla produzione ai servizi, dalle aziende ai professionisti, alle istituzioni, al mondo sanitario ospedaliero, gli uffici pubblici, il retail e le strutture dedicate all’offerta turistica come complessi termali, alberghi e ristoranti. E, sempre di più anche ambiti come il mondo dello sport, dell’arte e dello spettacolo. L’introduzione di sistemi intelligenti a supporto dei processi può fare la differenza nel prossimo immediato futuro, destinato al rilancio di tutte le attività”. 

Una rivoluzione digitale che dovrà passare da tutti, quindi, nessuno escluso. E se ci fosse invece il rischio, per qualcuno, di rimanere indietro, in qualche modo? 

“Prima ci rendiamo conto che è necessario iniziare ora a percorrere la strada della digitalizzazione aziendale, prima ridurremo il divario tra le imprese. Innovare i propri modelli di business significa essere in grado di gestire al meglio gli inevitabili cambiamenti in atto, fortemente accelerati dalla pandemia. Chi lo ha già fatto, può solo coinvolgere chi ancora è poco reattivo. Soluzioni che spaziano dall’intelligenza artificiale alla cybersecurity, fino all’IOT possono inserirsi nelle piccole e medie imprese italiane aggiungendo un valore competitivo all’offerta, al servizio, ma anche in termini di gestione e produttività del lavoro”. 

Cosa significherà la rivoluzione digitale che state attuando per il territorio, oltre a renderlo un polo attrattivo per chi voglia investire sull’AI?

“L’avvento del Covid 19 ha portato con decisione le imprese, in particolare le Pmi, a spostare in remoto parte o tutte le attività aziendali, mettendo per la prima volta anche le realtà più piccole a contatto con concetti quali smart working, modelli organizzativi agili, cloud, e sicurezza informatica. Le statistiche ci dicono che nei prossimi due anni il numero di aziende che utilizzerà l’intelligenza artificiale crescerà notevolmente. E non ci sorprende affatto. Il machine learning, infatti, la capacità delle macchine di autoapprendere, sta diventando sempre più comune grazie alla sua capacità di rendere il lavoro agile, semplificare i processi e migliorare i prodotti e il servizio al cliente. L’ingresso del digitale, ma soprattutto di tecnologie intelligenti in azienda, di conseguenza, porterà maggiore produttività. E la produttività aprirà, inevitabilmente, la strada verso il successo aziendale”. 

Quali strumenti adottare in una prima fase di accelerazione digitale, per tutte quelle PMI che guardano ancora con diffidenza all’intelligenza artificiale?

“Parliamo di assistenti virtuali, per esempio, che possono ripetere le operazioni quotidiane, quelle più automatiche, con precisione e senza errori facilitando il lavoro del team e il rapporto di assistenza al cliente. Operazioni come la prenotazione da remoto, l’assistenza continua, l’analisi di grandi moli di dati e la gestione del team all’interno di un’area, tutte queste funzionalità sono racchiuse in un unico ecosistema di intelligenza artificiale che migliora e ottimizza il lavoro dei dipendenti e la relazione con il cliente. L’investimento in Questit è stato voluto anche per migliorare queste tecnologie conversazionali e renderle empatiche, dotate quindi di un’intelligenza emotiva che ascolta l’utente, ne comprende le emozioni (oltre alla pura analisi semantica della richiesta vocale) e risponde in modo personalizzato. Una rivoluzione che tocca più touchpoint della customer experience”. 

Quali sono gli investimenti previsti dalla vostra società per il 2021? 

“Sicuramente vogliamo portare avanti l’obiettivo di rendere il nostro Paese sempre più competitivo nel digitale. Siamo certi che la strada intrapresa sia quella giusta, per questo stiamo investendo fortemente nel Cloud, predisponendo una serie di servizi innovativi e sicuri, e nella Security, grazie a collaborazioni con Go2tec e TecHello, oltre a una buona parte di sviluppo nell’Intelligenza Artificiale che portiamo avanti con Ready Go One, la società nata dall’unione di Readytec, Go2Tec e Questit. 

Abbiamo sviluppato negli anni una precisa identità di consulenti e partner per il digitale. Quando il nostro team entra nell’impresa o nello studio professionale trasforma il lavoro rendendolo più veloce, più semplice, più efficace e questo porta a una crescita in professionalità, livello di innovazione e rendimento. Ora il futuro è in mano ai nostri figli che, a differenza nostra, utilizzano molte forme di tecnologia già da piccolissimi con grande facilità e conoscono strumenti che permettono di accorciare le distanze e di aumentare le performance in tutti i campi di azione. In questa fase, strana per tutti, sta a noi creare i presupposti per uno sviluppo tecnologico sicuro, efficiente e sostenibile”.

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