Un’unica prova d’esame, tante emozioni, gli studenti del 2001 terminano così il loro percorso scolastico. Il saluto del sindaco Luigi De Mossi
Anche per i ragazzi del 2001 è arrivato il giorno tanto temuto. L’inizio dell’esame di maturità. Un inizio, però, sicuramente molto diverso dagli anni precedenti. Causa corona virus gli studenti non si sono ritrovati a svolgere, come di consueto, le tre prove scritte più l’orale, bensì un’unica prova orale di fronte a professori strettamente interni e al Presidente di commissione, unico proveniente da un istituto differente, nominato quindi esterno.
Dopo ben 4 mesi lontani dai banchi di scuola, questa è stata anche l’occasione per rivedersi con i compagni i quali, a situazione normale, sarebbero stati gli unici con cui condividere un’esperienza tanto intensa come l’esame di maturità. Ai ragazzi di questo anno è stata purtroppo tolta questa possibilità, ma c’è anche chi ne ha visto il lato positivo. Svolgere una prova su quattro ha, per alcuni, risolto diverse problematiche tra cui sicuramente la gestione dell’ansia. Dentro l’aula, infatti, oltre i professori, poteva entra l’alunno accompagnato solo da una persona. Questo ha sicuramente negato ad entrambi i genitori del maturando di vivere una tappa tanto importante per la vita del figlio ma ad alcuni li ha aiutati a vivere la fatidica “notte prima degli esami” più serenamente.
A salutare i maturandi è stato anche il sindaco Luigi De Mossi su Facebook che ha scritto: “Primo giorno di esami, in un momento storico che difficilmente scorderemo. In bocca al lupo a tutte le ragazze e ragazzi, che tra mille emozioni, stanno per costruire un altro importante pezzetto del loro futuro. E buon lavoro agli insegnanti e operatori delle scuole! La maturità è solo la fine di un’era. Anzi, è soprattutto qualcos’altro, ovvero l’inizio di una nuova fase della vita con delle prospettive tutte da scrivere e una serie di scelte fondamentali che segneranno il vostro percorso. E allora alziamo il volume e godiamoci le note intramontabili dell’inno alla gioia e alla voglia di vivere più bello di tutti i tempi!”
I nostri microfoni questa mattina sono andati all’istituto Piccolomini ad intervistare sia i giovani studenti che per primi hanno affrontato l’esame nelle modalità imposte dall’emergenza sanitaria, sia i genitori che hanno vissuto insieme a loro questa tappa fondamentale nella vita di un liceale.