La rubrica settimanale di Caterina Carmignani

Probabilmente la narrazione dei coloratissimi e controversi Eighties britannici era attesa con trepidante eccitazione fin dall’esordio, nel 2016, di The Crown, produzione seriale netflixiana incentrata sulla più longeva reggenza inglese al femminile, quella dell’imperturbabile e sempre molto cool regina Elisabetta II.

Lo sa bene lo showrunner Peter Morgan, già sceneggiatore di racconti biografici di potere quali i film The Queen (2006) e L’altra donna del re (2008), il quale nella quarta stagione della serie concentra le attenzioni della trama sui due personaggi più ambigui e forse dibattuti della storia della Gran Bretagna del dopoguerra: la lady di ferro Margaret Thatcher e la triste Diana Spencer.

Le possibilità di incappare nel pericolo di iper-romanzare le vicende dei Windsor e Co. era dietro l’angolo, per non parlare del fatto che l’operazione di recasting alla base della produzione, dispendiosa ma funzionale allo scorrere degli eventi storici, corre sempre il rischio della perdita di parte di pubblico non convinto dalle interpretazioni o, al contrario, eccessivamente empatico verso attori che non vedrà più. Nonostante ciò le interpretazioni ipermimetiche della straordinaria Gillian Anderson e della giovane rivelazione Emma Corrin, rispettivamente Iron Lady e Lady D, convincono e, per la prima volta nel corso della serie, sono i personaggi apparentemente comprimari ad offuscare con la loro carismatica presenza la luce della Corona, eterno motore immobile del tutto, impersonato dalla magnifica Olivia Colman.

Non è un caso che gli episodi più interessanti siano indubbiamente quelli che ruotano intorno alle due donne. Tra le più emblematiche sequenze si ricordano certamente la passeggiata con i pattini di Diana attraverso i sontuosi corridoi di Buckingham Palace (episodio 04×03) e la conversazione a colpi di freddi sguardi tra la Thatcher e Elisabetta riguardo le sanzioni contro l’apartheid (episodio 04×08). Riconfermata inoltre l’ottima interpretazione di Josh O’Connor, Carlo principe del Galles nella serie.

Rispetto alla più fiacca terza stagione, The Crown 4 porta a casa una vittoria senza precedenti, dove ancora una volta, se non più di prima, sono i personaggi e i loro microdrammi che, come nella tradizione del teatro tragico, greco e, per rimanere in tema, shakespeariano, muovono i fili della storia senza avere la presunzione di sfidare e romanzare la Storia.

I consigli della settimana

Per i più piccoli

Lunedì 23 novembre, Sky Cinema Family (304), 21.00: La famosa invasione degli orsi in Sicilia (2029) di Lorenzo Mattotti

Inchieste sul grande schermo

Martedì 24 novembre, RaiMovie (24), 21.10: The Post (2017) di Steven Spielberg

Visioni d’autore

Mercoledì 25 novembre, Cine34 (34), 21.00: The Dreamers – I sognatori (2003) di Bernardo Bertolucci

“Harry Potter, dopo tutto questo tempo?” “Sempre”

Giovedì 26 novembre, Canale 5 (5), 21.20: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004) di Alfonso Cuaron

Per ridere

Venerdì 27 novembre, Sky Cinema Verdone (303), 21.15: Compagni di scuola (1988) di Carlo Verdone

Un classico

Netflix: La ciociara (1960) di Vittorio De Sica

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