La rubrica settimanale di Caterina Carmignani

Se nel 1929 la celeberrima opera prima di Alberto Moravia riuscì, e tutt’oggi riesce, a imprimere su carta e quindi a rendere eterne le ipocrisie della società, quella borghese a lui contemporanea, lo stesso proprio non si può dire riguardo al libero adattamento filmico de Gli indifferenti di Leonardo Guerra Seràgnoli, uscito durante le scorse settimane on demand su tutte le piattaforme di noleggio.

La storia è infatti quella della superficiale e decaduta vedova Mariagrazia e degli smarriti figli Michele e Carla, i quali mantengono il loro tenore di vita grazie agli ingenti prestiti dell’arrampicatore sociale Leo, fidanzato di Mariagrazia, il cui intento è quello di appropriarsi del loro lussuoso attico. Michele si rende presto conto del pericolo in cui la famiglia sta incappando nell’affidarsi al viscido Leo, che nel frattempo tenta di circuire la giovane e apparentemente ingenua Carla, aspirante gamer che farebbe di tutto (e in parte freddamente fa) per ottenere la tanto agognata carriera da streamer professionista.

Il tentativo del film di rivisitare ai giorni nostri le vicende della famiglia Ardengo, le quali si svolgono perlopiù in un attico nel centro di Roma, come a voler sottolineare la perpetua pochezza umana del ceto borghese, funziona e convince soltanto in minima parte. Difatti in questo goffo kammerspiel risultano intriganti quasi esclusivamente le storyline legate ai fratelli Ardengo (i promettenti Vincenzo Crea e Beatrice Grannò), sia per la messa in scena dei loro drammi, riflessi di un più ampio disagio generazionale contemporaneo, sia per le interpretazioni, contenute ma potenti.

Delude al contrario la generazione degli adulti (una mal guidata Valeria Bruni Tedeschi, una dolorosamente sottotono Giovanna Mezzogiorno e un Edoardo Pesce senza arte né parte), probabilmente per una povera scrittura di bidimensionali personaggi, che mancano della gravitas necessaria a riprodurre realisticamente la sempre attuale tragedia dell’apatia moraviana.

I consigli della settimana

Per i più piccoli

Lunedì 30 novembre, Sky Family, 21.00: Jumanji (1995) di Joe Johnston

Un classico

Martedì 1 dicembre, Iris (22), 21.00: Sentieri selvaggi (1956) di John Ford

Made in Italy

Mercoledì 2 dicembre, Rai Movie (24), 21.10: Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) di Gabriele Mainetti

“Harry Potter, dopo tutto questo tempo?” “Sempre.”

Giovedì 4 dicembre, Canale 5 (5), 21.20: Harry Potter e il calice di fuoco (2005) di Mike Newell

Visioni d’autore

Venerdì 5 dicembre, Iris (22), 21.00: Gran Torino (2008) di Clint Eastwood

Nuove uscite

Netflix: La belva (2020) di Ludovico Di Martino

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