Martedì riunione dei Capitani. Il candidato del centrodestra alle suppletive: “Chi è deputato ad esprimersi è il mondo delle Contrade”

Se ne parla, anche se tutto dipende dalla situazione sanitaria e dal prolungamento dello stato di emergenza. Ne parleranno martedì i capitani, probabilmente anche i priori nella riunione programmata per lunedì, anche se in questo caso si dibatterà più che altro delle feste titolari. L’idea di un Palio Straordinario sembra però circolare, soprattutto se immunità di gregge e contagi dovessero rispettivamente alzarsi e abbassarsi.

Ogni decisione sarà però presa dal Comune di Siena (organizzatore dell’evento, al di là dell’iter particolare per la Carriera Straordinaria, contenuto nell’articolo 2 del Regolamento), in base alle scelte del governo e quindi della Prefettura e della Questura di Siena. E naturalmente in base all’interlocuzione con le Contrade. “Sarebbe un bel regalo, dipende anche dalle Contrade” ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi.

Concetto sposato anche da Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del centrodestra alle prossime suppletive. “Sull’ipotesi di Palio Straordinario – commenta – sono pienamente d’accordo con quanto affermato dal sindaco Luigi De Mossi. Chi è deputato ad esprimersi è il mondo delle Contrade, in maniera trasparente, al di là di quello che poi sarà l’esito finale di una discussione che deve partire dall’interno di questo universo. Si può legittimamente decidere di non fare il Palio per tutti i possibili motivi, oppure decidere di farlo per interpretare il riscatto dopo la pandemia, ma è importante riportare le tradizioni all’interno della loro identità. Su questi argomenti non servono i tuttologi, gli “esperti”. Sono ben  consapevole, così come le stesse Contrade, che poi gli interlocutori sono i rappresentanti territoriali del governo, ovvero Prefettura e Questura. Lo dico da senese che pur non avendo vissuto la quotidianità contradaiola è attaccato alla tradizione e al Palio. Le autorità sapranno certamente confrontarsi con le Contrade nel rispetto dei propri ruoli istituzionali”.

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