Libertas Montalcino descrive il momento che sta attraversando in una lunga nota

“L’ultimo nostro “baluardo” rimasto, di cui eravamo particolarmente orgogliosi, è momentaneamente caduto sotto l’assedio del maledetto virus che ha visto dichiarare la Toscana Zona Rossa e che ci ha costretto, dal 15 Novembre, a chiudere gli impianti di S.Antonio e a sospendere l’attività del tennis sia amatoriale che corsistico, attività che veramente ci stava dando grandissime soddisfazioni con tante persone che agli ordini del nuovo maestro stavano giocando e avvicinandosi al tennis”. Così, in una lunga nota, la Libertas Montalcino descrive il momento che sta attraversando.

“Nei secoli passati – dice la Libertas – Montalcino è stato lungamente assediata senza mai alzare bandiera bianca, anche la Libertas Montalcino mai avrebbe voluto alzare, anche se momentaneamente, la bandiera bianca ma purtroppo abbiamo dovuto capitolare e arrenderci chiudendo gli Impianti all’aperto di S.Antonio, causa la “zona rossa”. E’ questo l’ultimo colpo di questo 2020 che dopo 46 anni di vita ci sta facendo veramente barcollare e ci mette veramente in difficoltà“.


“In tutti questi anni – si legge – abbiamo lottato per andare avanti, abbiamo sempre trovato risorse per migliorarci e per costruire qualcosa di cui siamo orgogliosi, abbiamo avviato intere generazioni allo sport e ospitato a S.Antonio migliaia di persone, abbiamo ricevuto premi e riconoscimenti, abbiamo garantito, pensiamo, qualcosa alla nostra Comunità, abbiamo gestito la palestra Comunale con scrupolo raggiungendo una posizione importante nel panorama del Volley Regionale, abbiamo anche sbagliato o preso “delle cantonate” rialzandoci sempre, ancora oggi stiamo facendo progetti per uscire da questa situazione ma siamo sconcertati e delusi non riuscendo a risolvere o a vedere giungere a buon fine, anche perché non troviamo risposte e interlocutori, salvo pochissimi casi, i tanti problemi che ci capitano tra i piedi di questo anno bisestile”.

“La nostra speranza – prosegue la nota – è che questo nostro stato “in negativo” durerà poco, la Libertas “I.Chelucci” Montalcino ritornerà da subito a lottare, a cercare soluzioni, a riprendere l’attività, a riaprire S.Antonio, questo lo dobbiamo ai nostri 160 “atleti” e corsisti tra pallavolo e tennis, ai tecnici e allenatori del tennis e della pallavolo, ai 172 soci, ai molti che giocano a tennis per puro divertimento e svago o frequentano S.Antonio, lo dobbiamo, infine, a Montalcino. A febbraio 2020 abbiamo dovuto, causa Covid 19, chiudere S.Antonio con tutte le sue attività e praticamente mettere a terra il pallone pressostatico per il tennis, non ci siamo certo arresi, appena possibile, tra i primi in tutta la provincia, abbiamo riaperto il Campo da Tennis all’ uso dei soci anche se nel frattempo abbiamo avuto una ispezione sui protocolli Anticovid adottati che ci ha visto “promossi””.

“Nell’occhio degli ispettori però – si legge ancora – sono cadute alcune crepe nei muri degli spogliatoi, gli ispettori ne hanno fatto menzione nel loro verbale e le Autorità sono state costrette a chiudere l’accesso agli spogliatoi. Da febbraio avevamo anche sospeso i corsi di Volley dopo che la Federazione aveva fermato tutti i Campionati che non ha fatto più riprendere, erano cinque i campionati che non portavamo a termine con due di questi che ci vedevano nelle primissime posizioni. Uscivamo per ovvie ragioni anche dalla Palestra Comunale la cui convenzione per la gestione extrascolastica con l’Amministrazione Comunale scadeva alla fine di Agosto. Per la mancanza degli spogliatoi a S.Antonio abbiamo rinunciato, seppur ne avessimo la possibilità, ad organizzare il nostro consueto Torneo di Tennis estivo. Alla fine di Agosto scadevano le iscrizioni ai Campionati di Pallavolo, la Federazione Pallavolo, seppur con qualche se, andava avanti e portava avanti i Campionati con date e iscrizione come tutti gli anni, abbiamo fatto le normali iscrizioni compresa quella alla Prima Divisione Femminile, conquistata con due sofferte promozioni in tre anni. Il bando per la gestione della Palestra subiva dei ritardi per l’indizione e per la definizione, questo perché il Covid ha causato dei ritardi negli ingranaggi delle Istituzioni, e anche perché le istituzioni Scolastiche non davano disposizioni chiare sul nostro ingresso nell’orario extrascolastico in palestra”.

“La questione gestione Palestra Comunale – dice la Libertas – ha avuto fine proprio in questi giorni con l’assegnazione a noi per i prossimi anni della Palestra, pensare che da due mesi avevamo pronti i protocolli di accesso e avevamo acquistato materiali e accessori per la pulizia e igienizzazione, ora con la “zona rossa” qualche punto interrogativo si aggiunge sulla data del nostro rientro in palestra. Tra l’altro la Federazione Italiana Pallavolo aveva inizialmente fissato per fine ottobre la data di inizio della Prima Divisione Femminile, ma pochi giorni prima dell’inizio ha rinviato il tutto a fine gennaio 2021, purtroppo in modo tardivo per noi perché non avendo la certezza della Palestra, non avendo Palestra per incontri e allenamenti, per non pagare penali e multe avevamo rinunciato alla prima Divisione permettendo il ripescaggio di un’altra Società, con vero dolore delle nostre ragazze che per la maggior parte avevano vissuto e voluto queste promozioni”.

“Sempre la Federazione – dice la Libertas – proibiva l’allenamento in palestra di certe squadre, autorizzando altre, i cui Campionati erano indicati di interesse Nazionale, ad allenarsi. Erano tre le nostre squadre interessate da questa delibera federale ed iscritte ai relativi Campionati Federali : l’Under 13, l’Under 15, l’Under 19, squadre che si sono allenate fino alla fine di ottobre all’ aperto a S.Antonio , allenamenti poi sospesi per problemi … metereologici. A settembre intanto abbiamo commissionato ad una ditta la sanificazione della nostra piccola Palestra di S.Antonio in vista di poter riprendere qualche corso al suo interno, sanificazione fatta con relativi protocolli pronti e … ulteriori spese, ma proprio a settembre altra tegola sulla testa : facendo qualche mese prima alcuni lavori di sistemazione del tetto , fatti a nostre spese e non dalla proprietà come dovrebbe essere, abbiamo rilevato che le tre palle in pietra con Croce sulla facciata non erano in buono stato di equilibrio, lo abbiamo immediatamente segnalato alla proprietà e ci siamo subito attivati per collaborare a risolvere il problema, ma questo non è valso: è insorto un problema improvviso e inaspettato, non ci sono state risposte e la soluzione da noi prospettata, senz’altro più semplice non è stata accettata e bocciata in modo assoluta”.

“Niente perciò corsi per ragioni di sicurezza – dice ancora la Libertas -, Sacrato di S.Antonio recintato, palle di pietra ancora in alto sulla facciata e, oltre ai disagi, anche qualche rimprovero o illazioni di alcuni nei nostri riguardi come se di questa situazione ne fossimo responsabili o cause. A settembre hanno ripreso i Corsi di tennis, grande entusiasmo, molte iscrizioni sia per le ore singole che per i Corsi, veramente un successo, iscrizione anche ad un Campionato federale di Tennis, anche i Corsi i di Volley, mai per ora iniziati, hanno avuto successo, molti iscritti che si spera abbiano ancora pazienza di attendere. In attesa ad ottobre di montare il pallone pressostatico abbiamo iniziato a vedere qualche spiraglio di luce dopo tanti problemi, poi la prima doccia fredda con la notizia di fine ottobre di non poter montare la struttura causa Covid se non solo per gli atleti nelle Classifiche Federali e con nostra decisione di non tirare su la struttura per permettere a tutti di continuare sia agli atleti, che ai corsisti che agli amatori”.

“Tutti hanno dimostrato – conclude la nota – di gradire la soluzione scelta in quanto fino al 15 novembre, data della seconda Doccia ancora più fredda che chiudeva anche la possibilità di giocare all’aperto, con nebbia, freddo, umido o tempo incerto, adulti e piccini, hanno continuato tutti, senza neanche una defezione, a giocare e partecipare ai corsi a alle lezioni. Tutto questo lunghissimo e noioso riassunto era necessario, certamente tutti hanno avuto problemi e siamo solidali fino in fondo con tutti ma forse a nessuno si sono aggiunti ai problemi Covid altri problemi come alla Libertas “I. Chelucci” Montalcino. Consideriamo anche che qualche discorso in giro non conforme alla realtà o diverso da come abbiamo descritto, e successo, si sentiva e si “percepiva”. I programmi futuri : partire con i corsi, le lezioni e gli allenamenti di tennis e volley appena ce ne sarà la possibilità, con la struttura pressostatica per il tennis e in palestra per il volley se sarà possibile, partecipare ai campionati di tennis e volley a cui siamo iscritti se avranno inizio, continuare a lavorare e collaborare per provare a iniziare a risolvere il problema S.Antonio che dovrebbe premere non solamente a noi. La nostra situazione “in negativo” di cui parlavamo all’inizio non ci impedisce però di pensare, progettare, lottare, analizzare altre possibilità, occorre però l’interesse in positivo di tanti e non solo di critica o di attendismo come spesso succede “ in questo bellissimo colle dove soffia un vento particolare che modella i profili delle persone e delle cose”, parole non nostre ma di un famoso scrittore e critico quando si riferisce a Montalcino. Grazie per l’attenzione a chi ha avuto il coraggio di leggerci fino in fondo ma era necessario spiegare le cose nel loro “vero verso” e questo era l’unico nostro modo”.

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