Fino all’8 gennaio 2022, la mostra che porta alla scoperta della storia del Campo e del Mercato medievale con documenti originali e inediti.

Un viaggio nella storia che parte dal cuore della città e che, tramite documenti originali e inediti, porta alla scoperta di una tradizione che si rinnova ogni anno. È questa la narrazione della mostra Svelare le fonti: i documenti che raccontano le origini del Campo e del Mercato medievale”, inaugurata questa mattina l’Archivio di Stato di Siena e visibile fino al prossimo 8 gennaio 2022. L’esposizione, curata da Maurizio Tuliani e Cinzia Cardinali, è uno stimolo alla curiosità perché la storia di Siena, qui, è sotto agli occhi del visitatore, tra pergamene e documenti.

“La nostra idea – ha detto il professor Maurizio Tuliani – è stata quella di allestire una mostra semplice ma emozionale che potesse mettere il pubblico in diretto contatto con le fonti. In espozione ci sono, infatti, i registri originali scritti a mano dalla fine del 1100 fino a inizio ‘300. “Svelare le fonti” è quindi una piccola mostra documentaria che abbiamo pensato di dividere in due sezioni”.

“La prima – ha spiegato Tuliani – svela le origini del Campo attraverso documenti che raccontano il progetto per la realizzazione di un nuovo spazio del potere e del mercato cittadino e gli interventi che ne modellarono la forma fino alla determinazione della piazza nella struttura attuale. La seconda sezione, invece, racconta le caratteristiche del mercato del Campo al tempo dei Nove, quando venne decisa una nuova organizzazione degli spazi di vendita nella Piazza. I documenti medievali esposti sono quelli che descrivono la distribuzione delle postazioni nel Campo e le professioni che esercitavano nel mercato ‘grande’ del sabato. Con questa mostra – ha concluso il professore – i visitatori avranno la possibilità di vedere come il mercato, che proprio in questi giorni anima la Piazza, si ispira a quella che era la reale collocazione delle strutture fin dalle origini. Un mercato che anche oggi rispetta l’artigianato manifatturiero e l’agroalimentare così come accadeva un tempo e nelle stesse postazioni dell’inizio del ‘300″.

“Il legame tra la città e l’Archivio di Stato – ha detto la direttrice Cinzia Cardinali – è originario e indissolubile. È nata proprio da qui la volontà di voler mettere a disposizione dei senesi e dei turisti, in questi due giorni di mercato, i documenti sulla base dei quali è stato pensato, riscoperto e riproposto questo appuntamento cittadino. Il lavoro è stato estremamente ampio, approfondito e scientifico ma l’esposizione è pensata come un percorso agile grazie alla selezione di alcuni documenti scelti per tipologia, per informazione e per caratteristiche che consentono a qualsiasi visitatore di approcciarsi alla mostra nel modo migliore possibile”.

Le interviste ai curatori della mostra Maurizio Tuliani e Cinzia Cardinali 

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