Il Presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini e il Presidente di Confesercenti Siena Leonardo Nannizzi hanno incontrato il Prefetto per discutere delle dieci richieste formulate dalle due associazioni per uscire dalla crisi economica

Stamattina il Presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini e il Presidente di Confesercenti Siena Leonardo Nannizzi hanno incontrato il Prefetto per consegnargli le dieci richieste formulate dalle due associazioni per cercare di tamponare la crisi economica provocata dal Covid. Nel frattempo, fuori dal palazzo della prefettura c’è stata una mobilitazione degli iscritti, ovviamente nel pieno rispetto del distanziamento e delle altre norme di sicurezza.

“Abbiamo presentato al Prefetto il nostro documento programmatico – spiega Stefano Bernardini – le dieci richieste fatte da tutti i commerciati e dagli operatori dei servizi. E’ stata una lunga chiacchierata, le tematiche già le conosceva, abbiamo approfondito il discorso per la nostra provincia. Concordiamo sul fatto che la situazione è difficile, si farà portavoce delle nostre istanze al Governo centrale. Noi sappiamo benissimo che questa crisi non era mai capitata dal dopoguerra ad oggi, ma ora più che mai abbiamo bisogno di sentire lo Stato vicino alle nostre attività. Il nostro slogan è: ‘Non si muore solo di covid, ma si muore anche se non si lavora’

Negli ultimi mesi i commercianti hanno perso molti soldi per via delle chiusure e ne hanno giustamente spesi molti altri per rendere più sicure le loro attività, anche se spesso ciò non è servito a molto: “Chi si è messo in regola oggi dovrebbe avere il diritto di poter lavorare – afferma Bernardini – altrimenti oltre al danno c’è anche la beffa di esserci attrezzati ma di stare chiusi ugualmente. Di promesse ne abbiamo sentite tante e ci sono state fatte anche molte leggi, ma non sono mai stati implementati i decreti applicativi”.

Del resto, le problematiche di cui le due associazioni hanno discusso oggi con il Prefetto affliggono i commerciati da ormai un anno: “Tutti sanno quali sono i problemi e le dinamiche che stanno devastando il commercio – spiega Leonardo Nannizzi – siamo tutti consapevoli che la salute è la cosa primaria, ma siamo altrettanto consapevoli che la salute deve andare di pari passo con l’attività lavorativa. Non si può togliere il diritto al lavoro a gente che ha fatto anni e anni di sacrifici e adesso li vede vanificati da una pandemia, che è una cosa epocale, ma dopo un anno ci deve essere un cambio di passo”.

Le richieste formulate da Confcommercio e Confesercenti puntano proprio a ridurre le tragiche ricadute economiche del Covid: “I punti sono dieci non risolvono il problema – continua Nannizzi – ma se fossero messi in atto quantomeno darebbero maggior serenità in un momento come questo, in modo da poter essere poi ripartire. I ristori devono essere immediati, ma abbiamo chiesto anche la vaccinazione dei dipendenti, il passaporto europeo per far ripartire il turismo e ci sembra che ci sia qualche incongruenza sul tipo di negozi che possono stare aperti e chiusi in zona rossa”

Alla mobilitazione era presente anche Rossella Lezzi, Presidente di Federalberghi Siena:La situazione degli alberghi è drammatica – spiega Rossella Lezzi – il settore ricettivo forse ripartirà tra giugno e luglio. La cosa fondamentale è pensare alle famiglie che lavorano per questo settore, oltre al personale interno delle strutture ricettive che conta oltre diecimila assunti su tuto il territorio. Quindi è una questione attinente non solo al settore ricettivo ma a tutto ciò che ci gira intorno, ovvero le guide turistiche, i tassisti, e tutto coloro che lavorano per rendere migliore il soggiorno nel nostro territorio. Tra l’altro a breve avremo la gara ciclistica Strade bianche, ma molti alberghi saranno chiusi, e quelli che sono aperti non guadagneranno ma devono comunque fornire un servizio a coloro che hanno coraggiosamente deciso di fare questa manifestazione in questo periodo di crisi”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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