La contradaiola del Drago al Corriere del Veneto: “Tutta Siena mi è stata vicina”

“Giorno 0. Inizia la vita!”, così Laura Rosi, contradaiola del Drago, annunciava la guarigione dal tumore terminale al pancreas diagnosticato nel maggio del 2019. Una malattia inoperabile, sconfitta grazie ad una nuova terapia sperimentale messa a punto dal professore Davide Melisi, ricercatore Airc e responsabile dell’Unità di terapie sperimentali in oncologia al policlinico di Borgo Roma a Verona.

Un caso eccezionale quello di cui la senese è stata protagonista. Dopo una ricaduta a seguito di un trattamento a base di farmaci e chemioterapia “abbiamo deciso di studiarla con una nuova tecnologia, la ‘Ngs’, una tecnica di lettura del genoma del tumore, che segnala quali mutazioni sono in corso nel gene chiamato Ret – racconta il professor Melisi al Corriere del Veneto – Una nuova terapia che consiste nell’assunzione di pillole senza ausilio della chemioterapia che ha dato risposta completa”.

Si potrebbe dire un miracolo: “Io sono molto credente credo proprio che qualcuno mi abbia aiutato da lassù – commenta al giornale veneto Laura –. La guarigione sembrava una cosa impossibile anche per i medici. Nessuno credeva che in soli due mesi questa terapia potesse portare alla guarigione”.

Credo sia stata la fede a darmi la forza di tenere duro – conclude Laura Rosi ricordando il grande dolore durato tre anni -. Ora continuo a prendere le mie pillole che non hanno effetti collaterali e posso ricominciare a vivere”. Una storia a lieto fine quella della contradaiola: “Tutta Siena mi è stata sempre molto vicina. Quando in agosto ho comunicato la mia guarigione mi ha festeggiato mezza città”.

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