La rubrica settimanale di Elisa Papi

Ah i classici! Che bellezza. Quei bei libroni che ci propinano a scuola e che ovviamente non piacciono a nessuno ma che in verità sono bellissimi e lo si scopre magari solo da grandi…ma non è questo il caso.
Per la rubrica nella rubrica oggi parliamo di… Frankenstein!
Questa storia del buon dottore che vuole creare la vita soggiogando la morte, che vuole spingere la scienza al di là di ogni limite è affascinante da sempre.

Fiumi d’inchiostro sono stati spesi per rielaborare, attualizzare, modificare la novella del mostro creato con pezzi di cadavere ma nessuna si avvicina all’originale narrato in prima persona dal dottore e scritto nel 1818 niente meno che da miss Mary Shelley, una donna,che per vincere una scommessa fatta con gli amici ci ha regalato un’opera immortale.
La storia comincia quando sir Robert Walton giunge al polo nord per condurre degli studi sui magneti e dal ponte della sua nave scorge un’enorme figura mostruosa.

Il giorno dopo si presenta un uomo, al secolo Victor Frankenstein, che narra a Walton di come quell’enorme uomo dotato di forza sovrumana, mostruoso alla vista sia stato da lui creato portando la scienza oltre ogni immaginazione.
Attraverso le parole del medico conosciamo quindi la storia del mostro o “moderno prometeo” che si concluderà in un modo devastante che invita anche a riflettere.

Un opera questa che va letta almeno una volta nella vita… Dopotutto:” si può fare!”

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