La rubrica settimanale di Elisa Papi

Un romanzo di vita quotidiana questo che ha per protagonista la famiglia stessa della scrittrice, Natalia Ginzburg, vincitrice del premio Strega.

La famiglia Levi, inquadrata in un lasso di tempo articolato fra il 1925 e il 1930, incentra il suo essere intorno alla figura del padre, Giuseppe, che mostra ogni aspetto della quotidianità in termini ironici e dolci. Ogni personaggio, che compare la famiglia, compare e scompare attraverso le pagine mostrando ogni parte di sé stesso attraverso le proprie abitudini, gesti e parole. Oltre a queste vicende, parallelamente sono trattate quelle della resistenza antifascista , della persecuzione del popolo ebraico. Particolare attenzione è dedicata anche al suicidio di Cesare Pavese.

Sarò sincera con voi, miei cari lettori: la prima volta che ho letto questo libro, forse perché mi venne proposto in ambito scolastico, l’ho decisamente odiato. Non scorreva, tutto mi sembra ovvio e monotono. Anni dopo ho deciso di riapprocciarmi nuovamente e ho molto apprezzato il teme dell’amore per la famiglia particolarmente espresso intorno alle figure della madre e dei fratelli dell’autrice stessa.

Questo è uno di quei libri che non può mancare all’interno di una libreria perché, piacevole o no, è una pietra miliare per la conoscenza della vita quotidiana durante la seconda guerra mondiale e per questo ve lo consiglio.

Consigli per gli acquisti: Lessico Famigliare, Einaudi, 11,40 euro

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