La rubrica settimanale di Elisa Papi

Giovanni Succi nasce a Cesanatico Ponente a metà Ottocento e come si sa, la Romagna è terra di mangiatori e buon cibo. E la famiglia, abbiente, di Giovanni non è da meno. Giovanni è un bimbo mangione e felice che ha la passione incrollabile per i “fenomeni da baraccone”, gli artisti girovaghi che arrivano a Cesenatico Ponente sempre pieni di trucchi e novità.

E Giovanni prova a ricopiare quei giochi e farli suoi, quasi sempre con scarsi risultati. Ma dopo tutto cosa altro aveva da fare? Il babbo aveva un’importante ditta di trasporti marittimi, la mamma e la nonna lo adoravano: andava tutto bene. Ma la sciagura, si sa, spesso arriva con l’imprevisto e il padre di Giovanni muore in un naufragio nello Stretto di Messina senza aver fatto in tempo ad instradare il piccolo alla vocazione degli affari.

La madre non regge il colpo e la famiglia si disperde. Giovanni parte alla volta dell’Africa alla ricerca della sua strada. Nel continente contrae una brutta malattia che lo spingerà vicino alla morte e costringendolo a rimanere a lungo senza mangiare: che scoperta! Lo stare digiuno lo rendeva forte e non debole, e inoltre lo stregone/guaritore del villaggio africano gli aveva insegnato la ricetta di un potente elisir…

Rientrato in Italia, Giovanni metterà a frutto questo suo nuovo “talento”, finendo addirittura in manicomio… cosa ne sarà del più grande digiunatore dell’ 800?… Tratto da una storia vera!

Consigli per gli acquisti: Il digiunatore, Ponte alle grazie, euro 16.

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