Sconfitta per l’Acea Virtus Siena a Montevarchi: trasferta dura e combattuta che ha visto i padroni di casa dare lo strappo decisivo alla partita sul finale

WEBKORNER FIDES MONTEVARCHI – ACEA VIRTUS SIENA 79-70 (22-19; 44-39; 59-60)

MONTEVARCHI: Cacciatori 9, Facciolà 8, Caponi 12, Al Malatesta A ne, Sereni T 13, Dainelli 3, Mica 2, Idriksons 7, Caponi An ne, Sereni F 5, Malatesta G, Bonciani 20.

VIRTUS: Bartoletti 9, Cannoni 3, Bianchi 6, Calvellini 13, Olleia 14, Lenardon 3, Nepi 13, Drigo 2, Zambonin 7, Francini. All. Braccagni.

Squadre contratte in avvio con tanti errori da ambo le parti. Il primo allungo è per i padroni di casa, che sfruttano alcune conclusioni dalla lunga per portarsi sul 12-5 costringendo la Virtus al timeout. Nepi e Olleia tengono vivo l’attacco rossoblu, ma la Fides continua a segnare con continuità chiudendo la prima frazione in vantaggio 22-19.


Con tiro da tre e penetrazioni Montevarchi continua a far male alla difesa dell’Acea anche nel secondo quarto, sfruttando anche la rottura prolungata dei virtussini a livello offensivo per toccare il +14 (39-25). La Virtus reagisce con due giochi da tre punti di Bartoletti che tornano a dare entusiasmo ai rossoblu, e un ulteriore 2+1, questa volta di Calvellini, chiude i conti nel primo tempo sul 45-39.


Una buona difesa guida la Virtus in avvio di terzo quarto. I rossoblu toccano il -1, ma non riescono a portarsi avanti grazie anche alla caparbietà dei padroni di casa, capaci di resistere ai continui attacchi rossoblu guidati da Leonardon e Zambonin. Alla fine il vantaggio per la Virtus arriva a 2 minuti dalla fine del quarto con la tripla di capitan Bianchi, vantaggio che i rossoblu mantengono fino alla fine della terza frazione che si chiude sul 59-60.


Nell’ultimo quarto la partita si gioca sui nervi: la Virtus non riesce a ritrovare il feeling col canestro del terzo quarto, mentre intorno alla metà dell’ultimo periodo la Fides riesce a scardinare la difesa ospite, piazzando canestri importanti che valgono l’ultimo e decisivo allungo che permette ai padroni di casa di vincere 79-70.

Arianna Falchi
Penna e cuore, dal 1991. Credo nella potenza delle parole, unica arma di cui non potrei mai fare a meno. Finisco a scrivere sui giornali un po' per caso, ma è quella casualità che alla fine diventa 'casa' e ho finito per arredarla a mio gusto. Sono esattamente dove vorrei essere. Ovvero, ovunque ci sia qualcuno disposto a leggermi.

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