Da lunedì la Toscana in “zona gialla”: ecco cosa si può fare

Toscana zona gialla da lunedì 11 gennaio. I dati confermano un Rt (indice di replicazione del virus) di 0,9 e quindi inferiore all’1 che le nuove regole pongono come limite per entrare in zona arancione. In più la bozza di monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute assegna alla Toscana, unica regione, un rischio basso. Le altre sono a rischio moderato o alto.

Era un dato già previsto dal governatore Eugenio Giani, che in mattinata aveva detto: “Presumo che il Comitato tecnico scientifico metta la Toscana in zona gialla perché tutti i dati che noi abbiamo indicano questo”.

La zona gialla consente a bar e ristoranti di accogliere i clienti fino alle 18 del pomeriggio. Consente anche l’apertura dei negozi e gli spostamenti all’interno della regione. Resta il coprifuoco alle 22. 

Zona arancione per Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Lo prevede la nuova ordinanza che sarà firmata in serata dal ministro della Salute Roberto Speranza e andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Lo sottolinea in una nota il ministero della Salute. L’ordinanza arriva sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.

Calabria, Emilia Romagna e Lombardia un Rt puntuale significativamente maggiore di 1, altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale, la Puglia, o che lo sfiora, Lazio, Piemonte, Veneto”. Il Veneto, infine, “mostra un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale”.

Il documento sottolinea che “sono 12 le Regioni e province autonome a rischio alto questa settimana, 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso”.

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