Sebastiano Murtas detto Grandine è originario di Santu Lussurgiu, uno dei paesi assediati dal fuoco. Ciampoli: “Naturale offrire il nostro contributo visto il legame con la Sardegna”

Un inferno di fuoco che da sabato mattina sta devastando i territori del Montiferru, della Planargia e del Marghine, fra l’Oristanese e il Nuorese. Ci sono migliaia di persone sfollate, un numero ancora imprecisato di animali rimasto ucciso e il danno ambientale è incalcolabile. Un disastro senza precedenti e le immagini che arrivano sono impressionanti: ettari di boschi e macchia mediterranea distrutti dalle fiamme inghiottendo terreni, pascoli, ulivi, capannoni, fienili, stalle.

Da Siena, dal mondo del Palio, la macchina della solidarietà si è subito messa in moto, perchè il legame con la Sardegna è forte ed è stato naturale tendere la mano.

Raffaello Ciampoli, il responsabile della clinica veterinaria del Ceppo, ha messo a disposizione la sua struttura per ricoverare alcuni cavalli feriti o ustionati. “Abbiamo un rapporto con i colleghi della Sardegna perché ci lavoriamo da anni, il Palio si basa al 90% su cavalli sardi. Per cui, sapendo la vicinanza di Siena con questi allevatori, ci sembrava opportuno, in questo momento difficile, offrire il nostro contributo e perciò siamo disposti ad ospitare e curare gli animali che avranno bisogno. Al momento nessuno ci ha contatto ma ho sentito i colleghi che stanno organizzando un eventuale trasporto”.

“La situazione è molto grave, per adesso, per lo meno nel mio paese, sono riusciti a domare il fuoco, però si sta spostando in altri paesi”, racconta Sebastiano Murtas detto Grandine, che è originario di Santu Lussurgiu, una delle zone assediate dal fuoco.

“So che tanti cavalli sono stati messi in salvo, tanti stanno bene, sono stati portati alla clinica di Sassari. Qualcuno purtroppo è morto, però tanti sono stati salvati”. E commentando l’offerta di Raffaello Ciampoli aggiunge: “E’ un gesto bellissimo, penso che tra colleghi sia una cosa giustissima da fare, ci dobbiamo aiutare a vicenda. Manderanno qualcosa per aiutarci, anche se non cosa potrebbe servici di più urgente”.

A proposito di aiuti, ecco cosa scrive il sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi.

“Dopo il devastante incendio di questi giorni, numerosissime sono state le attestazioni di solidarietà giunte alla comunità di Santu Lussurgiu e la disponibilità di tantissime persone a darci una mano. Per questo motivo, tutti coloro che ci hanno scritto volendo contribuire, possono effettuare una donazione mediante versamento su c/c intestato a Comune di Santu Lussurgiu, IBAN IT79N0101585610000000022009 specificando la seguente causale “Donazione per emergenza incendi”.

Utilizzeremo le risorse per le opere più urgenti di ripristino della funzionalità di alcuni servizi pubblici e per le necessità più immediate di ricostruzione (viabilità etc.).A nome della Comunità di Santu Lussurgiu ringrazio tutti coloro che ci stanno sostenendo, e per le forti attestazioni di affetto che ci danno la forza di pensare, dopo la disperazione, alla ricostruzione del nostro territorio e dare così nuova vita al nostro Montiferru, così ferito e lacerato dalla furia di questo terribile e crudele incendio”.

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