I giovani e la movida in zona gialla, ce ne parla la psicologa senese Selene Bisi

In un periodo particolare come questo, dove la vita sociale è stata quasi del tutto abolita, essere giovani non è facile. In zona gialla è concessa l’apertura dei bar solo fino alle 18 e, specialmente nel weekend, diventano luoghi dove potersi riunire con gli amici. Se prima del Covid si davano per scontate le uscite serali e gli aperitivi, adesso sembrano libertà lontane e nostalgiche, tolte anche a quei ragazzi in un’età in cui la socializzazione è fondamentale alla formazione del carattere. Nelle poche ore d’aria concesse, spesso i giovani si lasciano andare e diventano argomento di aspre polemiche, accusati di non rispettare le regole e di non avere a cuore l’emergenza sanitaria.

“In tanti non capiscono che ai ragazzi sono stati tolti i classici centri di socializzazione come la scuola o lo sport e quello che in parte gli restano sono i bar – ci spiega Selene Bisi, psicologa senese – è chiaro che quando si cresce c’è bisogno di responsabilizzarsi, sta anche a loro capire che è un momento delicato per tutti noi, per questo devono fare un uso più consapevole delle libertà concesse in zona gialla. Bisogna però che ci sia un atteggiamento anche molto diverso da parte degli adulti, spesso passano dal giustificarli al demonizzarli in maniera eccessiva, bisognerebbe invece spiegare ai giovani, senza colpevolizzarli, che ci sono delle regole e che vanno rispettate”.

Dopo il primo lockdown anche la dottoressa Bisi ha avuto un incremento di clientela e se prima andare dallo psicologo era una specie di tabù, adesso anche i ragazzi sono più consapevoli di quanto è importante curare la mente oltre al corpo: “Sono una generazione molto più cosciente rispetto a quella precedente, si fanno meno problemi a chiedere aiuto. Sicuramente in questo hanno aiutato tanto gli psicologi scolastici o il consultorio, il pubblico offre loro molte possibilità”.

“Mi permetto di dire che forse ci vorrebbe una maggiore attenzione oltre che alla salute fisica anche a quella psicologica, lasciata sempre un po’ in disparte. Curare la mente ha anche un effetto benefico sull’incidenza delle malattie fisiche, lo stress infatti incrementa la possibilità di ammalarsi e in un periodo come questo è fondamentale una maggiore attenzione alla salute psicologica” conclude la psicologa senese.

Di seguito l’intervista per Gazzetta di Siena alla psicologa Selene Bisi:

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