Il provveditore dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena: “L’augurio per il nuovo anno? Fare rete per continuare a fronteggiare concretamente ogni tipo di difficoltà”
131.700 ore di volontariato. 576 protagonisti che hanno ritagliato il loro tempo per dedicarsi alla cura degli altri. Sono questi i numeri che contraddistinguono i due anni di attività svolti dall’Arciconfraternita di Misericordia di Siena sotto il ritmo incalzante della pandemia. Dai servizi socio sanitari a quelli di emergenza e trasporti speciali, dall’assistenza ai bisognosi a quella carceraria, fino al lavoro della Protezione Civile, i volontari dell’Associazione senese hanno coperto vari ambiti di assistenza senza conoscere frenate.
“Il 2020 – ha detto Andrea Valboni, provveditore dell’Arciconfraternita di Siena – è stato un anno particolarmente intenso. Lo scoppio della pandemia ci ha colto tutti di sorpresa ma devo ammettere, con grande soddisfazione, che la reazione avuta sia dai volontari che da tutta la cittadinanza, è stata estremamente forte e caratterizzata da un sentimento di eccezionale solidarietà. Moltissime persone, infatti, una volta dichiarato il lockdown, si sono rivolte alla nostra Associazione non tanto per bisogno ma per prestare il loro aiuto agli altri. Tanti cittadini si sono avvicinati a noi per dare una mano a risolvere le principali necessità di quella fase. Buona parte del primo anno di pandemia – ha sottolineato Valboni – è stata contraddistinta dall’assistenza alle persone in quarantena e agli anziani, portando spesa e medicinali a casa e abbiamo attivato, allo stesso tempo, lo strumento dello sportello di ascolto per rispondere a ogni tipo di necessità”.
“Con l’inizio delle vaccinazioni – ha continuato il provveditore – il nostro ritmo di attività è passato da una fase estremante emergenziale a una fase di ‘routine’ che ci ha visto presenti, soprattutto con i ragazzi della Protezione Civile, nei vari punti vaccinali del territorio. Il carico lavorativo sul personale sanitario, ad ogni modo, è rimasto alto e, da parte nostra, abbiamo continuato con attività in risposta alla necessità di ricoveri, dimissioni e trasferimenti da un’ospedale all’altro”.
“Quello che stiamo vivendo adesso è un momento che ci tiene con il fiato sospeso. I vaccini sono stati fatti – ha spiegato Andrea Valboni – ma il morbo continua a girare costringendoci a vivere in un quotidiano stato di allarme. La tensione è forte e, dopo due anni di questa intensità emergenziale, si comincia a percepire tra le persone anche un pò la stanchezza. Ci sarebbe bisogno di un vero ritorno alla normalità”.
La Misericordia di Siena continua con i propri servizi e si rinnova. “È il caso dell’Emporio solidale che abbiamo istituto da poco. Aderendo al progetto della Confederazione delle Misericordie d’Italia – ha detto Valboni – siamo recentemente passati da Bancarella e Emporio solidale, che non si limita a rifornire le famiglie del nostro territori ma vuole piuttosto rappresentare un ulteriore passo nel processo di inclusione sociale di tutti coloro che vivono un momento di difficoltà economica. Il nostro punto di distribuzione, situato vicino alle Logge del Papa, fornisce ad oggi beni di prima necessità a più di 70 nuclei familiari, per un totale di circa 200 persone. Per questo risultato sono stati fondamentali gli aiuti arrivati dalla Fondazione del Banco Alimentare a dalla UniCoop.Fi, che ha organizzato innumerevoli raccolte straordinarie. Gli dobbiamo in ringraziamento speciale”.
“Si sta concludendo l’anno e, sotto le feste, l’augurio che faccio a Siena e tutto il territorio è che si riesca a fare rete tra i vari enti per affrontare al meglio le problematiche di coloro che hanno bisogno, dando una risposta più completa possibile. Questo è il mio augurio: che i progetti già in atto pensati con questi obiettivi, camminino davvero e durino nel tempo”.
Le parole di Andrea Valboni, provveditore dell’Arciconfraternita di Siena