I biancoverdi rovinano , con un quarto quarto disastroso, tutto il lavoro pregevole che fatto per 30 minuti di partita

OLIMPIA LEGNAIA – MENS SANA 84-68 (14-15; 28-27; 53-55)

OLIMPIA: Pinarelli, Pracchia, Merlo 9, Radchenko 7, Baldinotti, Giannozzi 5, Sakellariou 21, Quaglia 4, Del Secco 12, Cherubini n.e., Nikoci 9, Scampone 17. All. Zanardo.

MENS SANA: Buca 7, Pannini 11, Menconi 6, Benincasa 14, Empilo 4, Milano n.e., Sabia 6, Bovo, Tognazzi 17, Bacci 3. All. Binella. Ass. Lanza.

La Mens Sana rovina, con un quarto quarto disastroso, tutto il lavoro pregevole che aveva fatto per 30 minuti di partita, crollando sul massimo vantaggio del secondo tempo (+5 53-58) a 9 minuti dalla fine e subendo un parziale di 22-2 che spacca in due il match e regala all’Olimpia Legnaia una vittoria in scioltezza. Il primo quarto è molto equilibrato, con le due squadre che faticano a segnare e si affidano principalmente ad azioni individuali. La Mens Sana chiude avanti la prima frazione sul 14-15, mentre Legnaia, con un canovaccio simile a quello del primo quarto, riesce ad andare al riposo lungo sul +1 (28-27). Ma è nel terzo quarto che la squadra di Binella fa vedere le cose migliori, iniziando a segnare con un po’ più di continuità e tenendo dietro una squadra di grande profondità e talento, chiudendo la terza frazione sul 53-55. Ma è proprio sul più bello, ovvero sul + 5 a 9 minuti scarsi dalla fine, che la Mens Sana si spegne completamente. Le maglie difensive si allentano, consentendo a Scampone e Sakellariou di banchettare molto più facilmente di quanto accaduto in precedenza. Ma è soprattutto l’attacco a calare drasticamente, con gli esterni biancoverdi incapaci di creare vantaggi e quindi di segnare dal campo. A 5 minuti dalla fine il tabellone del Filarete dice 75-60. Legnaia controlla senza affanni nel finale e si porta a casa i due punti, dimostrandosi squadra comunque attrezzata per tentare il salto di categoria. Per la Mens Sana la sensazione di essersela giocata bene per 30 minuti, prima di un crollo questa volta verticale ed a causa del quale è stato impossibile regalarsi un finale punto a punto.

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