La raccolta fondi per l’acquisto del nuovo materiale volge al termine, ma i giovani di Sarteano hanno ancora qualcosa da dire agli ignoti che un mese fa rubarono computer e tablet dalla scuola media

È passato un mese da quando, il 17 marzo, qualcuno si introdusse all’interno della scuola media di Sarteano per rubare i computer e i tablet destinati alla gestione delle attività didattiche. Device indispensabili per la didattica a distanza che per mesi ha caratterizzato la vita scolastica di professori e alunni.

A pochi giorni di distanza, il Comune instituì, con il supporto del Comitato Genitori e dell’Istituto vittima del furto, una raccolta fondi che giungerà a termine il prossimo venerdì 16 aprile.

Ma è notizia di oggi, condivisa sui propri social dall’assessore all’istruzione del Comune di Sarteano, Lucia Mancini, la stesura di una lettera indirizzata proprio agli ignoti ladri da parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Sarteano.

“Mentre volge al termine la raccolta fondi organizzata dall’Amministrazione Comunale e gestita dal Comitato Genitori per l’acquisto di nuovi computer, che si concluderà venerdì 16 aprile, i membri del CCRR, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Sarteano, scrivono una lettera aperta ai ladri a nome di tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, che denunciano di essere stati privati non di semplici strumenti di lavoro bensì delle loro fatiche, dei loro sogni e della loro libertà. Una condanna morale del gesto e dei loro autori”, scrive sul proprio profilo Facebook Lucia Mancini.

Nella lettera condivisa dall’assessore (e che alleghiamo in coda all’articolo) si possono leggere le parole che i giovani sarteanesi rivolgono ai ladri che li hanno privati dei computer e dei tablet, così indispensabili in tempo di DaD.

“Anche se un computer è un oggetto materiale, anche se con il supporto della comunità di Sarteano quei beni verranno ricomprati, ci avete portato via moltissimo. Su quei computer era infatti salvato il nostro lavoro; c’erano il nostro pensare, la fatica, ma anche la gioia per aver raggiunto dei traguardi importanti – scrive in uno dei passaggi il Ccrr –. ( … ) Noi non vogliamo essere come voi. Non ci approprieremo mai dei beni, dei sogni e delle libertà altrui per i nostri scopi personali”.

Un monito, quello con cui i ragazzi e le ragazze di Sarteano concludono la propria lettera: “La coscienza non dimentica: quella vocina che abbiamo dentro ha una memoria lunga lunga. Vi auguriamo, almeno, di riuscire a fare un po’ di pace con lei”.

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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