Con la disposizione contestata, la Regione Toscana pretende di esentare dall’esame ai fini della tutela paesaggistica pressoché tutti i tagli boschivi

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) esprime la sua forte soddisfazione per l’impugnativa del Governo Draghi della legge regionale toscana taglia-boschi davanti alla Corte costituzionale.

“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato quarantadue leggi delle Regioni e delle Province autonome e ha deliberato di impugnare … la legge della Regione Toscana n. 52 del 28/12/2021 ‘Disposizioni in materia di tagli colturali. Modifiche alla l.r. 39/2000’, in quanto talune disposizioni in materia di paesaggio, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 9 e 117, primo e secondo comma, lettera s), della Costituzione”.

Infatti, il GrIG aveva inoltrato una specifica istanza al Governo perché promuova ricorso davanti alla Corte costituzionale avverso le disposizioni contenute nella legge regionale Toscana 28 dicembre 2021, n. 52 “Disposizioni in materia di tagli colturali. Modifiche alla l.r. 39/2000” (in Bollettino regionale della Regione Toscana n. 108, parte I, del 29 dicembre 2021), nella quale sono state previste disposizioni palesemente eversive delle competenze statali in materia di ambiente e paesaggio (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s, Cost.).

Con la disposizione contestata, la Regione Toscana pretende di esentare dall’esame ai fini della tutela paesaggistica pressochè tutti i tagli boschivi anche nelle aree tutelate con specifico provvedimento di individuazione della zona tutelata con vincolo paesaggistico, in palese spregio della giurisprudenza costituzionale, amministrative e penale costanti.

La Regione Toscana ha così voluto accogliere le pressioni di progettisti, tecnici, operatori e aziende del settore boschivo, che vogliono avere mani e motoseghe libere da vigilanza e controlli di Soprintendenze e Carabinieri Forestale.

Il GrIG, sulla base della giurisprudenza costituzionale costante, aveva, quindi, chiesto al Governo Draghi di impugnare la legge regionale Toscana n. 52/2021 davanti alla Corte costituzionale in quanto lesiva delle competenze statali esclusive in materia di salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.

Ora il Governo Draghi si è rivolto alla Corte costituzionale e sarà proprio il Giudice delle Leggi a occuparsi della legge regionale toscana taglia-boschi.

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