La zona arancione scatta di domenica e i ristoranti chiudono. Niente pranzo, e prenotazioni saltate 

La possibilità che la Toscana diventasse zona arancione era nell’aria da qualche giorno, ma l’ufficialità è arrivata soltanto venerdì 12 febbraio.

Abbiamo scoperto con meno di 48 ore di anticipo che domenica saremmo dovuti restare chiusi – dicono i titolari del Piccolo Hotel e Ristorante San Valentino di Asciano, nel cuore delle crete senesi – Un danno enorme, considerando che avevamo già diverse prenotazioni e che merce e prodotti erano già stati ordinati”. Già, perché domenica non era un giorno qualsiasi, ma il 14 febbraio, festa degli innamorati; una ricorrenza in cui, per tradizione, sono tante le coppie che optano per una romantica uscita a due.  

“Le regole della zona gialla impedivano di cenare fuori – continuano dal ristorante – ma con l’entrata in vigore della zona arancione, non abbiamo potuto aprire nemmeno a pranzo. Peccato, perché avevamo preparato un menù speciale per i nostri clienti e perché dopo tanti mesi di chiusura eravamo felici di festeggiare in maniera quasi “normale” questa ricorrenza”.  

La protesta dei titolari del Ristorante San Valentino si unisce a quella di altri ristoratori toscani che si sono visti costretti a chiudere le saracinesche con così poco preavviso e, in alcuni casi, convertire le prenotazioni in ordini da asporto. “Capiamo la gravità della situazione e anche per questo rispettiamo sempre regole e distanze all’interno del locale – concludono – quello che avremmo voluto è un po’ più di preavviso e di rispetto per il lavoro fatto nei giorni precedenti”.  

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