L’assessore al sociale del Comune di Siena Francesca Appolloni: “Le radici affondano nell’idea di fare qualcosa di nuovo. Mi fa piacere poter dire che quest’esperienza ci ha arricchito e stimolato”

Presentato a Palazzo Berlingheri uno dei primi esempi di co-progettazione in Italia con Comune e attività del terzo settore a unire mezzi e forze per l’aiuto del cittadino con fragilità.

“Il nostro è uno slogan che ha una sostanza e in cui crediamo molto. L’insieme è più della somma delle singole parti, fare rete sarà il nostro valore aggiunto”. Sta tutta nelle parole del dottor Emanuele Gambini l’anima di ‘Si-Siena Sociale’, uno dei primi progetti di co-progettazione nell’intero territorio nazionale.

“Siamo partiti il 15 settembre del 2021, le radici affondano nell’idea di fare qualcosa di nuovo. Mi fa piacere poter dire che quest’esperienza ci ha arricchito e stimolato”, ha esordito l’assessore al sociale del Comune di Siena Francesca Apolloni. “Ci siamo organizzati in tavoli – ha proseguito -, ognuno con un argomento a proprio carico e un budget affidatogli dall’amministrazione. Questa esperienza è un punto zero e sul sito sienasociale.it ci saranno tutte le novità riguardanti l’iniziativa e le attività del terzo settore”.

La parola passa poi ai project manager con Martina Giunti del ‘Tavolo Disabilità’ a fare da apripista: “Obiettivo specifico è stato dare sostegno ai disabili e alle loro famiglie, soprattutto per quanto riguarda le relazioni sociali”. Variegato il ventaglio di iniziative: “A marzo abbiamo attivato cinque laboratori e a breve daremo il via a un’esperienza di residenzialità. La pandemia ha colpito anche il volontariato, perciò ci siamo concentrati anche su questo aspetto con interventi specifici”.

Grazia Ragazzoni, rappresentante del “Tavolo Anziani”, prende poi la parola: “Vogliamo creare un’infrastruttura sociale che possa durare nel tempo. Abbiamo attivato un percorso di contrasto alla perdita di memoria, uno dei fattori più problematici. Abbiamo inoltre analizzato l’isolamento dell’anziano, un tema accentuato dal virus che ha causato difficoltà nell’accesso ai servizi che permettono una vita accettabile. Infine abbiamo ampliato la nostra rete di assistenza con due apparecchi di telesoccorso collegati h24 con la centrale operativa, permettendoci così un costante aiuto e monitoraggio”.

La chiusura spetta a Fabio Lusini del ‘Tavolo Minori e Famiglie’ che spiega come quello attuato sia “un processo di wellfare partecipato, un percorso non banale e tra i primi a livello regionale e nazionale”. Chiara la tabella di marcia: “Il primo passo è stata la costituzione di un’equipe multifunzionale per definire una valutazione della fragilità, poi passeremo alla creazione di un portale per restituire alla città una fotografia della situazione. A breve in centro apriremo uno sportello, un luogo destinato all’ascolto. Ci occuperemo anche di prevenzione della devianza e supporto per genitori o futuri genitori nella crescita dei minori”.

Le parole dell’assessore al sociale Francesca Appolloni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui