L’assessore alla sanità Simone Bezzini: “I rischi del ritorno del fascismo in Italia sono sempre presenti”

Numerose persone si sono riunite stamattina davanti alla Camera del lavoro della Cgil alla Lizza per manifestare contro le violenze avvenute ieri a Roma. Un presidio per opporsi a qualsivoglia gesto di natura neofascista e per chiedere lo scioglimento di tutti quei gruppi che vorrebbero riportare indietro di cento anni le lancette della storia. Alla manifestazione, oltre ai vertici provinciali della Cgil e dell’Anpi, erano presenti l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini e l’onorevole Susanna Cenni.

“E’ un dolore fisico e morale quello che prova oggi tutta la Cgil e tutte le Camere del lavoro – afferma il segretario provinciale della Cgil Fabio Seggiani -. Ieri sono stati violati la democrazia e il mondo del lavoro, che è un diritto costituzionale, la stessa costituzione a cui qualcuno in quelle manifestazioni si appella. Questa è la casa della costituzione. I gruppi neofascisti che aggrediscono le camere del lavoro non sono più accettati. La solidarietà non basta, bisogna chiudere le sedi, sciogliere i gruppi e non consentire di presentare liste elettorali, niente agibilità politica per i neofascisti“.

“Questa è una manifestazione molto importante – afferma l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini -, che rientra in una serie di mobilitazioni in tutta Italia per difendere la democrazia ed esprimere solidarietà alla Cgil, che ieri ha subito un violento attacco che va condannato senza se e senza ma. Quelli di ieri sono atti di natura illegale, bisogna perseguire i responsabili. I rischi del ritorno del fascismo in Italia sono sempre presenti, non è da oggi che assistiamo a rigurgiti di natura fascista, razzista, xenofoba, non dobbiamo mai abbassare la guardia e tenere alti i valori della nostra costituzione”.

“Il messaggio deve essere chiaro – afferma l’onorevole Susanna Cenni -, i conti con il fascismo sono stati chiusi in questo paese molti anni fa. La guerra di liberazione e la costituzione hanno scritto parole definitive. I gruppi neofascisti vanno sciolti, è un passo va compiuto in tempi velocissimi anche in sede parlamentare. L’assalto alla Camera del lavoro ci riporta ad anni bui, è stato un atto premeditato e deliberato. Per fortuna però in questo paese ci sono state delle parole definitive contro il fascismo e la presenza di tanta gente a questa manifestazione lo dimostra“.

“E’ l’ennesima provocazione da parte della destra fascista – afferma Silvia Folchi, presidente provinciale dell’Anpi -, non è la prima volta che denunciamo la necessità di chiudere le organizzazioni neofasciste per aderire alla legge e al dettato costituzionale. Abbiamo la certezza che il fascismo non ha chiuso la sua stagione nel nostro paese, visto che ci sono alcuni personaggi con queste simpatie nelle istituzioni. E’ una vergogna che l’Italia democratica si ostini a non prendere provvedimenti. Abbiamo degli anticorpi, ma dobbiamo portare queste istanze anche in parlamento”.

Le parole di Fabio Seggiani e Silvia Folchi

Le parole di Simone Bezzini e Susanna Cenni

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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