Unisi e Unistrasi organizzano due incontri differenti in onore della Giornata internazionale della donna. Tra gli ospiti l’attivista iraniana Sanaz Partow il drammaturgo spagnolo Marco Magoa

Entrambi gli incontri si terranno nel pomeriggio dell’otto marzo. Il primo sarà alle ore 16:15, ospitato dal Dipartimento di Lettere Moderne dell’Università degli Studi di Siena (Aula 349C), si tratta di un incontro con il drammaturgo spagnolo Marco Magoa dal titolo “El teatro, un anhelo común entre culturas” nel quale l’artista presenterà la propria esperienza come autore e regista teatrale nei luoghi “altri” e nelle lingue “straniere” con cui è entrato in contatto.

Verranno presentati i suoi lavori legati ai temi della migrazione, dell’accoglienza e dell’incontro/scontro tra culture diverse. Marco Magoa ha sviluppato la sua ricerca artistica principalmente nei paesi di lingua araba, organizzando laboratori teatrali e rappresentazioni in Marocco, Egitto, Sudan, Giordania e Irak. È autore di numerosi drammi; tra i più recenti “La muerte de Zeus”, ispirata alla tragedia di Eschilo “Le supplici”, e “Kandake Amanirenas”, in cui, a partire dalla rievocazione della guerra tra l’esercito di Amanirena, regina di Kush, e quello romano, si mette in scena lo scontro tra culture e identità diverse.

Il secondo incontro, a cura dell’Università per Stranieri di Siena, si terrà alle ore 17 nell’Aula Magna Virginia Woolf dell’Ateneo. Il tema centrale di questo evento che vedrà la partecipazione dell’attivista iraniana Sanaz Partow e del gruppo musicale dei BowLand, saranno le donne iraniane.

“Donna Vita Libertà. Otto marzo per le donne iraniane” per sottolineare che l’Iran è oggi per noi la storia di migliaia di giovani studentesse e studenti che in seguito alla morte della ventiduenne Masha Amini stanno facendo delle loro università uno spazio di lotta eroica al patriarcato. Un modo per far valere la storia della giovane Amini – arrestata a Teheran dalla Polizia Morale del regime teocratico iraniano il 16 settembre 2022, per avere indossato in modo scorretto il velo –  picchiata fino al trauma cranico e al coma, e delle cinquecentoventicinque persone che sono state uccise negli scontri, le quattro impiccate nelle pubbliche piazze e le altre ventimila arrestate. 

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