Indagine “Hidden Partner”: il commento di Italexit Siena

“L’operazione “Hidden Partner” della Guardia di Finanza ci mette di fronte non solo ad una inchiesta giudiziaria di grande risonanza ma anche ad una emergenza morale e politica. A nostro parere vale poco l’appello alla vigilanza rivolto da chi, fino a pochi anni or sono, è stato espressione di quel potere che per anni ha influito sulle nomine in Fondazione e che si è trovato coinvolto, più o meno direttamente, in uno dei più grandi scandali bancari italiani, di cui ancora oggi a città sta pagando le conseguenze. Da quale pulpito esce la predica, si potrebbe dire”. Così una nota di Italexit – No Europa per l’Italia con Paragone – Siena.


“Italexit Siena – si legge – esprime quindi piena fiducia nell’operato della Magistratura garante dello Stato di diritto e, senza voler puntare il dito contro nessuno in ossequio al principio di presunzione di innocenza fino a prova contraria, vuole anche evidenziare che vicende come questa dimostrano ancora una volta quanto la politica, ormai da troppi anni, sia sottomessa alle regole dei mercati che, ogni volta, consentono ai poteri forti di agire liberamente. Ciò senza alcun controllo da parte delle istituzioni, che finiscono per subire le scelte dei signori del mondo della produzione”.

“Tutto questo – si specifica nella nota – a causa del sistema dominante, quello liberista, nel quale si trovano perfettamente a proprio agio sia la destra che la sinistra, contro il quale invece si scaglia Italexit, auspicando un profondo cambiamento in funzione sociale e democratica del sistema stesso. Solo un mutamento in questa direzione consentirebbe la trasparenza e la legalità della provenienza dei flussi di capitale investiti al fine di evitare il rischio del sorgere di opachi intrecci tra politica ed economia”.

“Italexit Siena – conclude la nota – sostiene pertanto gli imprenditori locali che con tanti sacrifici tengono in piedi l’economia in modo onesto, soprattutto in un momento di grande difficoltà come quello che Siena e tutta Italia stanno attraversando a causa della crisi legata alla Pandemia, al cospetto di uno Stato che, supino alle regole liberiste, avendo rinunciato alla sovranità monetaria ed economica, non è più in grado di aiutare il proprio Popolo. Ci auguriamo infine che questo episodio valga a dare nuovo spazio a chi intenda investire nell’economia della città in modo trasparente per il bene di Siena”.

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