intelligenza artificiale siena

Intelligenza artificiale, realtà aumentata, machine learning: sono davvero mondi così lontani dalla nostra vita di tutti i giorni? Per chi non è pratico dell’argomento, termini come questi potrebbero sembrare solo “cose da scienziati”, approcci legati a super progetti che non hanno niente a che fare con la nostra quotidianità. Eppure, non è proprio così.

A introdurci in questo universo per molti sconosciuto sono Cinzia Butini, Valter Fraccaro e Stefano Chiellini, che ci guideranno nella conoscenza di tre realtà come Pharma Integration, il SAI HUB e la Fondazione VITA. Ciò che li unisce? Far parte del network della Fondazione Toscana Life Sciences, oltre ad aver avuto il coraggio e l’intraprendenza di scommettere sull’innovazione. E di continuare a farlo, con l’obiettivo di migliorare sempre di più piccoli e grandi aspetti della nostra vita. 

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VitaLab – Its Vita

Intelligenza artificiale e Siena: un legame particolare

In quanti erano a conoscenza che proprio a Siena esiste un progetto per lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale (IA)? È SAI HUB, progetto che poggia su un Partenariato (costituito da Fondazione MPS, TLS, UNISI, Comune di Siena, Confindustria Toscana Sud e Rete SAIHub) e, appunto, la Rete di Imprese, che, facendo base nella città del Palio, aggrega intorno a sé aziende italiane (e non solo) con l’obiettivo di fare network, creare occupazione e supportarsi a vicenda nella strada verso un continuo sviluppo, iniziando dall’applicazione della IA alle scienze della vita.

“SAIHUB è nata nel luglio del 2020 e in poco più di un anno ha visto l’adesione di circa trenta aziende provenienti da tutta la Penisola. Qualche settimana fa, è arrivata la prima adesione anche dall’estero – ci spiega Valter Fraccaro, Presidente del Partenariato SAI HUB. “Tutto questo è importante non solo per lo sviluppo della nostra rete e della ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale, ma anche per Siena, che dà il benvenuto in città ad aziende desiderose di investire nel territorio e contribuire alla sua valorizzazione. Creando, così, nuovi posti di lavoro e diventando meta d’attrazione per giovani professionisti”.

Proprio a lui, abbiamo chiesto di spiegarci che cos’è l’Intelligenza Artificiale e, soprattutto, quali sono le sue possibili applicazioni nella vita di tutti i giorni

“Credo che il modo migliore per capire di cosa parliamo quando si tira in ballo l’Intelligenza Artificiale sia comprenderne gli effetti – ci risponde -. Pensiamo alla sanità, che oggi rappresenta una delle spese più alte a livello mondiale. Grazie a sofisticati modelli di archiviazione e analisi dei dati saremo sempre più in grado di andare verso una medicina personalizzata, capace di assicurare cure migliori e un uso più razionale dei farmaci. Se verranno prodotti solo i farmaci davvero necessari, avremo un conseguente risparmio di energia e anche l’ambiente ci ringrazierà. E questo è solo un esempio di come la nostra vita potrebbe cambiare da qui a dieci o vent’anni grazie all’Intelligenza Artificiale”. 

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Intelligenza Artificiale, così investiamo sui giovani

Per guardare con fiducia al futuro c’è bisogno di puntare anche su chi, quel futuro, vuole andare a prenderselo: i giovani. “Ci sono tanti neolaureati di talento che hanno trovato un posto nelle aziende legate a SAIHUB. E poi, ci sono i ragazzi delle scuole superiori, alcuni ancora incerti su cosa fare da grandi e altri, invece, con le idee già ben chiare che hanno partecipato, la scorsa estate, alla prima edizione della SAI Hub Summer School– continua Fraccaro-. L’entusiasmo era davvero tanto, sia da parte nostra che, soprattutto, da parte loro. È stato un modo per dire ai ragazzi che non c’è bisogno di andare lontano, ma che anche a Siena c’è chi vuole investire in innovazione e tecnologia all’avanguardia. Puntando anche su di loro”.

V.I.T.A. Lab, progetto legato a Fondazione Vita che da oltre cinque anni, ormai, si occupa di formazione, a Toscana Life Sciences e all’ Università di Siena. “Nel corso della Summer School, gli studenti hanno potuto toccare con mano tecnologie nuove e particolari, oltre a incontrare le aziende e chi ci lavora – spiega Stefano Chiellini, direttore di Fondazione VITA -. Sono stati giorni di vero arricchimento, oltre che di spensieratezza e scoperta. Abbiamo anche festeggiato un compleanno con una torta ‘costruita’ grazie alla realtà aumentata. Un’ulteriore testimonianza di come l’Intelligenza Artificiale può davvero entrare nelle nostre vite. Non solo in maniera seria e professionale, ma anche più leggera”.

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La realtà aumentata incontra la formazione: e il laboratorio diventa virtuale

Ma la vocazione formativa di Fondazione VITA non si esaurisce qui. Ogni anno vengono organizzati diversi corsi di alta specializzazione tecnologica per formare nuove figure specifiche nel campo farmaceutico, biotecnologico e dei dispositivi medici. Sono le stesse aziende che collaborano con la Fondazione a suggerire i profili più ricercati, per poi ospitarli nella fase di stage, accompagnandoli durante il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Una delle particolarità dei corsi di Fondazione VITA in Toscana? Proprio il V.I.T.A. Lab, un laboratorio congiunto tra realtà virtuale e realtà aumentata. Dove, grazie all’Intelligenza Artificiale, si può apprendere in maniera veloce e sicura. “Abbiamo a disposizione dei particolari caschi che, una volta indossati, ci trasportano all’interno di un laboratorio tecnologico, simulando le normali attività di ricerca – spiega ancora Chiellini -. Qui, gli studenti possono provare e riprovare concretamente ciò che hanno imparato in teoria senza andare incontro a rischi. E, soprattutto, senza sprecare alcun prodotto reale. L’unica cosa realmente esistente, lì, sono gli occhiali!”

Un progetto le cui potenzialità sono apparse in maniera evidente sin da subito, ma che si è dimostrato ancora più lungimirante e attuale con la Pandemia da Covid-19. “Quello che è accaduto da marzo 2020 in poi ci ha portati a dover fare i conti con una riduzione del personale fisicamente presente all’interno dei posti di lavoro, molto spesso a scapito di tirocinanti e stagisti – conclude Chiellini -. Il nostro tipo di formazione risulta, in questo caso, vincente perché permette allo studente di esercitarsi come se fosse in laboratorio rimanendo in aula. E questo, senza nulla togliere alla pratica, che viene anzi mantenuta e incoraggiata”.

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Quando l’Intelligenza Artificiale valorizza il lavoro dell’uomo

Come dimostra l’esperienza di Fondazione VITA, l’Intelligenza Artificiale può contribuire a formare professionisti sempre più specializzati e competenti. Su questa scia, si inserisce anche l’esempio di Pharma Integration, start-up che si occupa della progettazione e realizzazione di impianti dedicati ai prodotti farmaceutici iniettabili e alla nuova generazione di farmaci grazie all’impiego di bracci robotizzati. 

“Detta così può sembrare difficile, ma in realtà i risultati di ciò che facciamo sono riscontrabili da tutti in diversi momenti della propria vita – spiega Cinzia Butini, Program Manager di Pharma Integration -. Quanti di voi, infatti, hanno preso in mano un flacone di medicinale o una siringa? Ecco, per far sì che al suo interno ci sia la giusta quantità di prodotto, confezionata in totale sicurezza, intervengono macchinari come i nostri”.

La cosa eccezionale è che questi robot “imparano da soli”. “Grazie a un processo di machine learning e a sofisticati algoritmi, la macchina apprende e poi mette in pratica ciò che ha appreso – continua Butini -. Anziché dover attendere di compiere un errore per poi correggerlo, la macchina è in grado di prevedere se l’errore avverrà nell’azione successiva e quindi di agire proattivamente affinché questo non accada”. 

L’uomo, dunque, si sottomette alla macchina? Tutt’altro. Il suo lavoro viene valorizzato grazie alla progettazione di soluzioni e all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. “Innanzitutto – continua Butini – il professionista viene tutelato, perché spesso, quando si ha a che fare con farmaci particolari, il contatto con il prodotto potrebbe essere nocivo. Inoltre, il lavoratore non è più solo una figura che interagisce in maniera meccanica, ma un vero e proprio controllore dell’intero processo. Un ruolo più consono a una figura preparata e competente che esce da anni di Università”. 

Il potere della creatività

Formazione, machine learning, network di aziende. In questa prima puntata della rubrica sulle Scienze della Vita abbiamo non solo potuto scoprire tre realtà all’avanguardia del panorama senese, ma anche appreso quanto variegate e sorprendenti siano le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale

Guardando con attenzione, siamo ben lontani dall’idea di una tecnologia che svaluta l’uomo. “Ciò che non smette mai di stupirci è la creatività che un settore del genere è in grado di stimolare – conclude Cinzia Butini -. La tecnologia non frena le nostre capacità, anzi! Fin quando sarà possibile immaginare impieghi alternativi a quelli standard, sarà possibile progettare nuove applicazioni. E migliorare la nostra qualità di vita e quella di chi verrà dopo di noi”.    


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