“Si tratta di uno dei cento incontri di Letta, che non sono mai segreti”
L’ex sindaco Bruno Valentini ha commentato il clamore suscitato dall’incontro, avvenuto in un bar del centro, tra il candidato del centrosinistra alle suppletive Enrico Letta e l’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Sportelli.
“Sono sinceramente sorpreso – afferma Valentini – dell’eco attribuita ad uno dei cento incontri che il candidato Enrico Letta ha svolto a Siena in vista delle elezioni suppletive del 3-4 ottobre. Letta sta girando instancabilmente uno per uno i Comuni della circoscrizione elettorale, ma sia a Siena che ad Arezzo. Fra un impegno nazionale ed un altro, a Siena incontra partiti, associazioni culturali e sportive, sindacati, cooperative, aziende, istituzioni (di ogni colore). Sempre con grande disponibilità all’ascolto e prendendo nota di problemi e richieste. Impegnandosi a rappresentare le istanze del territorio che potrebbe eleggerlo in Parlamento”.
“Una sfida senza paracadute – sottolinea Valentini – perché la va o la spacca per Letta, resa ancor più difficile dalla scesa in campo di tutti i big del centrodestra attratti a Siena dalla possibilità di fare lo sgambetto al segretario nazionale del PD. Gli incontri di Letta sono spesso aperti a tutti, come nelle Feste dell’unità di ogni frazione della provincia. Talvolta sono incontri più diretti, ma mai segreti“.

“Certo – continua Valentini -, fa impressione vedere un ex Presidente del Consiglio ed ora leader nazionale di un grande partito (secondo l’ultimo sondaggio, il primo per consensi) seduto ad un tavolino di un bar qualunque, senza guardie del corpo od assistenti, per due chiacchiere davanti ad un caffè con un esponente del mondo politico civico senese, in questo caso Massimo Sportelli, candidato sindaco nel 2018 e poi cacciato (senza spiegazioni) dal sindaco-despota nonostante il suo decisivo apporto nella risicata vittoria elettorale”.
“Ma è segno di rispetto verso ogni interlocutore – conclude Valentini -, di sincera disponibilità al confronto e della assoluta mancanza di supponenza che invece caratterizza altri protagonisti della vita politica. Stimavo Letta, ma sono piacevolmente colpito dallo stile con cui sta cercando di comprendere la nostra città ed il territorio, con un’umiltà ed umanità che raramente si trovano nella politica italiana”.