Il presidente Giacomo Martelli: “Non ci sono dati ufficiali aggiornati ad oggi ma sono già più di 20 i morti sul lavoro in Toscana dall’inizio dell’anno, nonostante non manchino le leggi per tutelare la sicurezza dei lavoratori”

Continua in Toscana la strage silenziosa dei morti sul lavoro. Dopo il 59enne morto nei giorni scorsi sotto un trattore, ieri mattina è toccato a un giovane di 24 anni perdere la vita sul posto di lavoro. E’ impensabile andare avanti così, è necessario passare dalle buone intenzioni ai fatti concreti: è necessario un cambio di passo urgente sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro“.

Così Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana commenta la notizia del ragazzo, classe 1997, morto nella zona di Panzano in Chianti, nel Comune di Greve in Chianti per un incidente con il trattore su cui stava lavorando.

“Non ci sono dati ufficiali aggiornati ad oggi – continua Martelli – ma sono già più di 20 i morti sul lavoro in Toscana dall’inizio dell’anno, nonostante non manchino le leggi per tutelare la sicurezza dei lavoratori.  Dobbiamo fare tutti insieme un grande lavoro di sensibilizzazione per il rispetto della normativa e di sforzo economico per investire in formazione, dispositivi di sicurezza e maggiori controlli“.

“Come presidente di Acli Toscana – continua Martelli – porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del ragazzo nella speranza che si riesca a mettere fine, il prima possibile, a questa inaccettabile strage di lavoratori”.

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