Archiviata la posizione del sindaco De Mossi e altri due indagati

E’ stata archiviata la posizione del sindaco di Siena Luigi De Mossi nell’indagine relativa agli scavi del Santa Maria della Scala, per la quale il cittadino era stato raggiunto da un avviso di garanzia, insieme ad altre persone. Era stato lo stesso primo cittadino ad annunciare l’arrivo dell’informazione di garanzia da parte della procura di Siena, in una conferenza stampa a fine gennaio.

Sono state archiviate anche le posizioni di un dipendente comunale e del titolare della ditta dei lavori, l’indagine continua per quanto riguarda un altro dipendente comunale. Il fascicolo è stato aperto perché, dopo una segnalazione della Soprintendenza di Siena, un cantiere all’interno del Santa Maria della Scala sarebbe andato avanti, per un limitato numero di giorni, senza la presenza di un archeologo. Il cantiere è stato comunque dissequestrato fin da febbraio e i lavori sono andati avanti regolarmente.

E’ il Pm Daniele Rosa a portare avanti l’indagine per la Procura di Siena. La Soprintendenza, relativamente agli scavi nel “corridorio” interno del Vecchio Spedale, ha ritenuto che, per un breve lasso di tempo (si parla di dieci giorni) alcuni lavori siano stati effettuati senza la supervisione di un archeologo. “Atto dovuto” ha detto il soprintendente Andrea Muzzi. Fatto sta che il pm Daniele Rosa ha poi aperto un fascicolo con l’indagine in questione. Risultato parti offese il Comune di Siena (e questo ha portato il sindaco a essere indagato e parte offesa allo stesso tempo) e Demanio culturale dello Stato.

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