Mariella Taccioli, direttore infermieristico dell’Azienda USL Toscana Sud est “Abbiamo avuto giornate con picchi di 350 tamponi al giorno, ma stiamo riscontrando una riduzione della richiesta di tamponi in questo momento”

Toscana da oggi in zona arancione, ma il livello di attenzione non va abbassato. Siamo andati a dare un’occhiata da vicino alla situazione siamo andati alla postazione dei tamponi drive through, che tra l’altro ha cambiato location proprio in questi giorni, spostandosi dal Parcheggio San Francesco al parcheggio del Palasport Mens Sana.

Così, mentre gli operatori effettuavano i tamponi a coloro che avevano prenotato il test, ci siamo fermati a fare quattro chiacchiere con Mariella Taccioli, direttore infermieristico dell’Azienda Asl Toscana Sud-est.

“Abbiamo avuto giornate con picchi di 350 tamponi al giorno” ci spiega la dottoressa, facendoci immediatamente capire ciò gli operatori hanno dovuto affrontare durante questa seconda ondata. E proprio per via di queste vicissitudini è stato necessario un cambiare zona della città: “Eravamo al parcheggio San Francesco della Siena Parcheggi, che ci ha ospitati fino a qualche giorno fa ed è stata una location molto confortevole, quindi li ringraziamo, però abbiamo cambiato perché nell’ultimo periodo c’è stato un iper afflusso di persone al parcheggio che ha destato qualche preoccupazione sia per la viabilità, visto che le macchine che sostavano per i tamponi intralciavano il traffico, sia per  la promiscuità del parcheggio pubblico con un’attività sanitaria. Invece questa è una location più aperta e quindi consente un maggiore afflusso di vetture”.

Tuttavia ultimamente i numeri dell’emergenza sanitaria a Siena stanno cambiando:” Stiamo riscontrando una riduzione della richiesta di tamponi in questo momento – continua la dottoressa – dovuta al fatto che c’è stanno diminuendo i casi di positività nella zona, siamo passati dai circa 350 tamponi delle settimane precedenti ai 100-150 di questi giorni”.

Effettivamente, nel lasso di tempo della nostra breve chiacchierata, non sono moltissime le vetture che si fermano per effettuare i test. In ogni caso, osservando l’operazione da vicini, il pensiero va subito a quelli che sono i rischi e i pericoli di questo mestiere. Ma la direttrice ci spiega che ci sono molte precauzioni: “E’ un lavoro pericoloso nella misura in cui non si osservano le regole, perché chiaramente i nostri colleghi sono tutti organizzati con i dispositivi appropriati. Utilizzando i dispositivi di protezione il rischio è molto ridotto, i nostri operatori lavorano in sicurezza e quindi non abbiamo molti timori”.

La postazione rimarrà attiva con l’arrivo delle feste e se l’augurio è quello di poter passare un Natale sereno, non bisogna però assolutamente sottovalutare il rischio di una terza ondata: “Tutto dipende dal senso di responsabilità dei cittadini, dovremo vivere un periodo natalizio un po’ più sobrio, cercando di rispettare le regole, altrimenti la terza ondata è dietro l’angolo”.

La nostra intervista presso la postazione dei tamponi drive through

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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