Roberto Monaco
Roberto Monaco

Roberto Monaco, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Siena ha risposto ai nostri dubbi. Qual è oggi la situazione del Covid-19? Quando sarà disponibile il vaccino? E’ importante fare l’antinfluenzale? Che ruolo avrà la nuova figura dell’infermiere di famiglia?

L’avvicinarsi della stagione influenzale ed i recenti episodi di positività al Covid che hanno portato alla chiusura di alcuni complessi scolastici di Chianciano Terme, stanno ora riaccendendo i riflettori sulla questione sanitaria e sull’importanza di assistenza nel territorio.

Ecco quindi che, anche in Toscana, è stata istituita la figura dell’infermiere di famiglia, la cui attività, nelle intenzioni della Asl, andrà ad integrare quella del medico di medicina generale, ma anche dei servizi sociali e del pronto soccorso, al fine di supportare la cura delle persone più fragili.

Ma qual è oggi la situazione rispetto al Covid? Quando sarà disponibile un vaccino accessibile a tutti? In che misura il vaccino antinfluenzale può aiutare a tenere sotto controllo l’epidemia? Che rapporto ci sarà tra infermiere e medico di famiglia? Abbiamo parlato di questi ed altri aspetti con Roberto Monaco, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Siena.

Oggi – spiega Monaco – sono presenti dei focolai rispetto al periodo successivo al lockdown. Ma era facilmente prevedibile: l’apertura delle scuole da una parte, il rientro dalle ferie dall’altra, soprattutto da paesi limitrofi all’Italia dove il Covid è di nuovo ritornato in essere, hanno fatto sì che si manifestassero di nuovo dei focolai”.

Ma come uscirne? Secondo Monaco “quello che dobbiamo fare è continuare a fare quello che è servito durante il lockdown per evitare che si ritorni di nuovo in quella condizione. Quindi distanziamento sociale, l’uso della mascherina, l’uso dei guanti, l’uso di gel igienizzanti, ma sopratutto -ironizza il presidente- l’uso del cervello per avere buon senso. I comportamenti dei singoli e della collettività sono fondamentali per tenere sotto controllo i nuovi focolai”.

Parola chiave quindi “rispetto” per se stessi e per gli altri, adottando comportamenti che non ledano la salute degli individui, almeno fin quando non sarà disponibile un vaccino “da quello che sappiamo – prosegue il presidente – dovrebbe essere disponibile entro il primo semestre del 2021, si spera di arrivare alla fine dell’inverno con il vaccino. Quindi teniamo duro per i prossimi mesi”.

Ma ottobre è sicuramente il mese dei vaccini, quelli antinfluenzali. Si parla molto di quest’ultimi, recentemente è stato infatti proposto di renderli accessibili direttamente in farmacia. Ma sono davvero importanti per discernere tra influenza e Covid-19?

Il vaccino antinfluenzale è importantissimo soprattutto nel periodo Covid, perché ci da la possibilità di filtrare alcuni tipi di sintomatologia che invece sarebbero anche sottoscrivibili al Covid, come febbre, tosse e starnuti. Quando una persona ha fatto il vaccino e presenta questi sintomi, in un certo senso, ci può indirizzare per una diagnosi piuttosto che per un’altra. Ma soprattutto -aggiunge il professore- è un gesto di grande solidarietà civile perché in tempo di Covid assicura ancora di più la sicurezza di chi non si può vaccinare e, sopratutto, fa in modo che pronto soccorso ed ospedali possano lavorare senza essere essere assaliti, come è successo ad inizio pandemia”.

Il vaccino antinfluenzale protegge tutti allo stesso modo? “Si protegge, è chiaro ci sono suscettibilità, sappiamo che la percentuale per la protezione di gregge (quando c’è una percentuale di massa di protezione) è intorno al 95%. La nostra provincia è una di quelle che raggiunge valori molto elevati di vaccinazione questo grazie ad un grosso lavoro svolto dalle Asl, dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dagli Istituti di prevenzione. Si lavora tutti insieme per poter raggiungere un obiettivo importante”.

Altri scettici invece, ritengono vi possano essere degli effetti collaterali a seguito della somministrazione del vaccino antinfluenzale, ma il presidente ci tiene a precisare: “Il vaccino fa soltanto male al virus. Il vaccino serve, è importante. Immaginatevi quello che è successo nei periodi in cui ci sono state delle patologie che uccidevano popolazioni intere e che grazie al vaccino, invece, queste popolazioni sono sempre più forti e libere”.

Oggi però ci sarà una nuova figura che si occuperà dei pazienti più fragili. Come stabilito dalla delibera della Regione Toscana, e secondo le indicazioni stabilite a livello nazionale, è stato istituito l’infermiere di famiglia. “Le innovazioni devono essere sempre considerate per quello che sono. Opportunità che devono però essere governate dal buon senso. L’importante è che non si sovrappongano i ruoli e che non si crei confusione al cittadino. Da sempre il punto di riferimento per il cittadino, per quanto riguarda la salute, è il medico di famiglia o il pediatra di libera scelta. Sono presidi territoriali importanti, fondamentali per il benessere del nostro cittadino. L’infermiere di famiglia deve collaborare con il medico di medicina generale o il pediatra“.

Quindi sarà centrale la collaborazione di tutte queste figure sul territorio “è chiaro che il ruolo del medico deve essere centrale. Non possiamo pensare ad un medico che debba sentire mille professionisti prima di prendere una decisione. Il medico, in quanto tale, prende in carico un cittadino fa diagnosi, prevenzione e prescrive le terapie. Tutto questo per il codice deontologico, per legge e per contratto. Tutte le altre figure professionali sono importanti se lavorano insieme al medico”.

L’intervista a Roberto Monaco

2 Commenti

  1. […] Come ha ricordato lo stesso Roberto Monaco, dell’Ordine dei Medicini, quest’anno “vaccinarsi è un gesto di civiltà”. Lo stesso Ministero della Salute ha tenuto a ribadire, in una circolare, l’importanza della vaccinazione: “Dal momento che nella prossima stagione influenzale ‪2020-2021‬, non è esclusa una co-circolazione di virus influenzali e Sars-CoV-2, si sottolinea l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nelle persone ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e Influenza. Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono gli accessi al pronto soccorso”. […]

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