Emiliano Pacini ai tempi della Juniores del Mazzola Valdarbia

Ha portato il Ponte d’Arbia alla finale playoff di Prima Categoria. Intanto, capitan Borneo saluta dopo dieci anni e va all’Acquaviva

Il Pienza si accaparra uno degli allenatori più sorprendenti dell’ultima stagione dilettantistica. Se all’inizio sembrava che a prendere il posto di Luca Rosignoli potesse essere uno tra Marco Bernacchia (ex Foiano e attualmente nelle giovanili del Santa Firmina), Massimo Savelli (autore di un campionato strepitoso col Radicofani) e Stefano Bartoli (reduce da una retrocessione col Badesse proprio nei playout contro il Pienza), la società biancorossa alla fine ha deciso di optare per una soluzione meno rinomata ma comunque stravagante. Emiliano Pacini, infatti, ha pochissima esperienza da allenatore ma già con risultati sorprendenti: due anni fa, per la prima volta alla guida di una prima squadra, aveva portato il neoiscritto Ancaiano al quarto posto in Terza Categoria, mentre nella stagione appena conclusa ha condotto il Ponte d’Arbia fino alla finale playoff pareggiata contro il Viciomaggio (passato al livello successivo per il miglior piazzamento in campionato).

Per essere un “novellino”, insomma, non si può che rimanere a bocca aperta di fronte allo straordinario biennio del tecnico senese. Dietro, però, ci sono tanti anni di gavetta nelle giovanili delle società locali più importanti, iniziata dal San Miniato e passata poi per l’Asta e per la Juniores regionale del Mazzola Valdarbia, dove ha collaborato anche con l’attuale vice allenatore della Primavera del Siena (pluridecorato in biancoblunero) Iuri Pezzatini. Una scommessa, insomma, che tanto scommessa non è: il Pienza, che inizierà la preparazione atletica senza capitan Raffaele Borneo (promesso sposo dell’Acquaviva), vorrebbe rimanere in Promozione senza gli stessi patemi patiti nelle ultime due stagioni. E chissà che Pacini non possa fare qualcosa di più.

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