Questa sera la ratifica della candidatura del segretario nazionale da parte del Pd di Siena, domani via libera da Arezzo. Il candidato del centrodestra: “Un teatrino”

Come ampiamente annunciato nella giornata di ieri, oggi sarà il giorno del segretario nazionale Enrico Letta come candidato alle elezioni suppletive a Siena per il Pd. Lo stesso leader dei Dem ha inviato una comunicazione ai vertici del partito, in cui, sostanzialmente, accetta la candidatura. Il Pd di Siena si riunirà questa sera per “ratificarla” in una riunione online alla quale è annunciata anche la presenza dello stesso Letta. La proposta correre a Siena è peraltro arrivata ufficialmente a inizio giugno proprio dalla direzione provinciale Dem, attraverso una nota ufficiale con la quale si è chiesto al leader di scendere in campo a Siena.

Insomma a meno di clamorose e impensabili novità, Letta da questa sera sarà ufficialmente candidato per la sostituzione di PierCarlo Padoan, eletto nel collegio Toscana XII a marzo del 2018. Almeno per il Pd di Siena, poi nella giornata di domani sarà la volta della ratifica da parte del Pd di Arezzo, visto che il collegio comprende anche la Valdichiana aretina.

Il primo nodo da sciogliere sarà quello delle alleanze, perché, come ha sottolineato il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli, “a mio avviso, considerando il 7% raccolto alle ultime elezioni regionali, quando anche io ero candidato, Enrico Letta non vince nel Collegio senese alle suppletive senza il sostegno di Italia Viva”. Il compito del segretario nazionale sarà dunque quello di stringere subito alleanze con il movimento di Renzi e con il Movimento Cinque Stelle. Cosa non semplicissima, viste le schermaglie romane.

“Il fatto di avere Letta come primo interlocutore tra gli altri – commenta il candidato del centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi – permetterà di portare i temi della politica locale sul livello nazionale. E ci permetterà di declamare all’intero paese gli scempi, i danni e l’assoluta mancanza di rispetto per le persone e i cittadini di questo territorio. Al tempo stesso posso dire che il rimpallo del ‘rifletto, mi candido, ci penso, non ci penso’ delle ultime settimana da parte di Letta sta a dimostrare che le dinamiche che lo preoccupano sono più quelle di tenuta del suo partito, piuttosto che le istanze locali. A Letta preme più lenuta del Pd di fronte alle elezioni del Presidente della Repubblica e delle elezioni del 2023 che il territorio di Siena. Nasconde dietro a questa pantomina l’impreparazione sulle problematiche locali, e sulle questioni che sto invece portando avanti, parlando con il cuore in mano alla gente: le carenze infrastrutturali del territorio, per esempio. Oltre naturalmente ai disastro economico degli ultimi anni che ha portato alla volatilizzazione di 10,5 miliardi di euro sugli 11 che rappresentavano il patrimonio Fondazione Mps”.

“Letta critica lo sblocco dei licenziamenti che avrebbe prodotto il caso Gkn – continua – , salvo poi essere smentito dal suo compagno di partito e ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha confermato come i licenziamenti di Gkn non fossero coperti dal blocco dei licenziamenti. Se questa è la conoscenza della normativa nazionale, beh qui a Siena ne vedremo delle belle, visto che immaginiamo ignori totalmente le problematiche territoriali. Non sarà l’unica e ultima gaffe del mio avversario; per fortuna già giovedì il centrodestra con il ministro Giorgetti proverà a dare delle risposte concrete ad un caso frutto dell’inazione del Pd toscano”.

“Letta ha creato un teatrino – conclude il candidato – pensando alla poltrona e non interessandosi alle dinamiche locali. Anche della banca non ha grandi cose da proporre, gli interessa il posto in Parlamento. Non vedo l’ora di incontrarlo per un faccia a faccia pubblico, per parlare di cose concrete rispetto alla ‘fuffa’ di cui ha parlato qui mi. Mi troverà preparato”.

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