Marco Geddes da Filicaia: “La solitudine imposta agli anziani per proteggerli si porta dietro conseguenze drammatiche”

Stop alle visite ai parenti ricoverati in ospedale. Divieto di andare a trovare i parenti ricoverati nelle case di riposo. Due conseguenze dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19 e che hanno configurato una sorta di isolamento forzato.

Un aspetto che, secondo quanto emerso nel corso del talk show “Il male della solitudine” al Festival della Salute 2020, in corso a Siena in modalità streaming fino al 15 novembre, è stato sottovalutato dai decisori politici. Marco Geddes da Filicaia è stato direttore sanitario del Presidio Ospedaliero Firenze centro dell’Azienda sanitaria di Firenze e dell’Istituto Nazionale Tumori di Genova, vice presidente del Consiglio Superiore di Sanità, assessore alla Sanità e servizi sociali del Comune di Firenze, e sulla questione ha un’idea ben precisa.

“Perché l’isolamento e la solitudine possono essere di due tipologie. C’è la solitudine che l’individuo sceglie autonomamente, magari perché ha bisogno di un momento di riflessione, e poi c’è quella imposta dalle istituzioni, come con i provvedimenti messi in atto per l’emergenza Covid. La si trova oggi nelle RSA, così come nei ricoveri ordinari e in quelli per Covid.19. Ha ragioni radicate, obiettive, che sono quelle di prevenire il rischio di contagio attraverso contatti con parenti e amici da parte dei ricoverati e degli operatori sanitari. Ma si porta dietro conseguenza drammatiche” spiega Geddes.

L’isolamento nella gestione dell’emergenza sanitaria è stato considerato un male minore ma ha risvolti drammatici e si traduce in situazioni di grande sofferenza per la persona assistita e per i suoi cari. Mi ha sorpreso la disattenzione verso questo tipo aspetto perché è un problema enorme – prosegue. Capisco che nelle RSA assistiamo a situazioni critiche ma l’incapacità in dieci mesi di allestire uno o più punti per le visite è stata una grave mancanza. Sarebbe bastato agire come in ambiti carcerari o ospedalieri, attraverso stanze colloqui con separazione a vetro che richiedono modesti interventi, dal costo limitato, e si realizzano nel giro di 1-2 mesi”.

Per l’ex vice presidente del Consiglio Superiore di Sanità, dunque, “le norme costrittive devono essere utilizzate razionalmente: se vedo anziano che ha difficoltà a salutare dalla finestra i nipoti fuori non vedo perché non si debba attrezzare una sala ad hoc. Oppure utilizzare strumenti informatici di qualità per superare questi ostacoli: purtroppo in Italia siamo molto, molto indietro”.

Il Festival della Salute è trasmesso da:

–          Canale 3 su frequenze canali digitali 12 e 95 della Toscana e in streaming su https://canale3.tv/category/diretta-streaming/ o https://www.youtube.com/channel/UCWdgz-7bIYSYXHEAqC7ME5w

–          E sui social del Festival: https://festivaldellasalute.it/ e https://it.facebook.com/FestivaldellaSalute/

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui