Scuola, è nato il Direttivo Precari Scuola Toscana. Terzani: “Noi docenti precari siamo stanchi, vogliamo stabilità. Ce lo meritiamo”

Situazione difficile per i docenti precari delle scuole italiane. Dal 2014, infatti, sono totalmente bloccati i corsi di abilitazione: questo ha fatto sì che il precariato nel settore aumentasse all’inverosimile, mettendo in difficoltà i tanti insegnanti che oggi fanno sentire la loro voce.

In Toscana, si è formato il Direttivo Precari Scuola Toscana. “Sono partiti i colleghi di Arezzo e, vista la tanta adesione, hanno allargato il gruppo ai docenti di altre province – spiega Manola Terzani, rappresentante del direttivo della provincia di Siena e insegnante precaria alla scuola media di Radicondoli – Ci hanno coinvolto con l’aiuto della Cgil. Ci teniamo a specificare che siamo un gruppo totalmente apolitico e apartitico, cerchiamo dialogo con tutte le forze politiche e vogliamo restare uniti. Per ottenere qualcosa, abbiamo capito che dobbiamo essere in tanti”.

Terzani descrive lo scenario che stanno vivendo i docenti precari sia in provincia di Siena che nel resto della regione. Una situazione che ha spinto questi lavoratori ad unirsi per far sentire la propria voce: “Siamo partiti all’inizio con 20/23 persone divise in 2 o 3 per provincia. Ho cercato di mettere insieme le mie conoscenze per creare un gruppo su Siena e ho chiesto di fare altrettanto. Ad oggi, a Siena siamo circa 230 persone, tutte precarie”.

Precari per forza. Così Manola Terzani definisce la sua categoria, costretta al precariato dal blocco dei corsi di abilitazione alla materia. “Il blocco è iniziato nel 2014. Da quell’anno, non ci sono più stati corsi di abilitazione. Chi ha iniziato ad insegnare da dopo, non ha avuto modo. Ci sono persone che insegnano anche da più anni ma magari non hanno avuto modo di fare i corsi, anche perché è tutto a spese nostre: i docenti italiani sono i più sottopagati di Europa“.

Adesso, i docenti precari vogliono che qualcosa cambi, che dal governo arrivino risposte e opportunità. “A questo punto deve venire il nostro turno. Ci sono state due proposte di emendamenti, bocciati entrambi dalla commissione in parlamento perché non c’erano soldi. Abbiamo solo il tfa sostegno che non permette di entrare in ruolo“.

Oggi, alle 11 in via Martelli a Firenze, davanti alla prefettura, un presidio di tutte le province toscane. “Ci sarà anche Siena e probabilmente sarà una delle più numerose. Non avremo bandiere ma solo magliette bianche e solo cartelli ma non striscioni.Ovviamente abbiamo i permessi ed è tutto regolare”.

Ecco le richieste dei docenti precari spiegate da Manola Terzani

Arianna Falchi
Penna e cuore, dal 1991. Credo nella potenza delle parole, unica arma di cui non potrei mai fare a meno. Finisco a scrivere sui giornali un po' per caso, ma è quella casualità che alla fine diventa 'casa' e ho finito per arredarla a mio gusto. Sono esattamente dove vorrei essere. Ovvero, ovunque ci sia qualcuno disposto a leggermi.

9 Commenti

  1. […] Si partirà il 22 ottobre e si proseguirà fino al 9 novembre. E’ questa la timeline fissata dal Ministero dell’Istruzione in merito al concorso straordinario per la posizione di docente di ruolo nelle scuole secondarie. A presentare la domanda ben 64 mila precari che almeno da tre anni insegnano nelle scuole italiane. Con l’annuncio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si sono però riaccese le proteste dei docenti precari. Abbiamo fatto il punto della situazione con Manola Terzani, rappresentate del Direttivo Precari Scuola Toscana, in prima linea nella battaglia per la stabilizzazione della categoria che rappresenta. […]

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