Fra gli effetti del Covid la diminuzione delal prevenzione oncologica

L’attuale emergenza sanitaria rischia di avere effetti a lungo termine legati non solo alle vittime e ai contagi da Covid-19. In questi mesi di incertezza e paura, infatti, le visite di prevenzione oncologica sono diminuite molto e in questo ambito ogni mese di ritardo nelle cure può aumentare la mortalità. In ambito oncologico la prevenzione è fondamentale per riuscire a guarire. Il rischio, quindi, è che per paura di contrarre il Covid-19 molte persone tendano a sottovalutare sintomi o a sottoporsi alle periodiche visite di prevenzione, arrivando in alcuni casi in ritardo a una diagnosi. A lanciare l’allarme relativo alla riduzione di screening e prevenzione sono stati molti medici e associazioni in tutta Italia. La situazione, tuttavia, non è uguale in tutto il Paese. Molto dipende dalla collaborazione con le strutture ospedaliere, dall’andamento dei contagi e dall’attività svolta da associazioni dedicate alla lotta ai tumori.

La prevenzione oncologica a Siena e provincia

Sul territorio senese i numeri relativi alla prevenzione sembrano essere rimasti buoni anche in questo difficile 2020. “Riusciamo a fare un numero di visite abbastanza importante” spiega la presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Siena, Gaia Tancredi “ma manca un po’ di coordinamento. Tutto è rallentato, i pazienti hanno paura di accedere agli ospedali, rimandano i controlli aspettando tempi migliori”. La prevenzione consente di fare una diagnosi precoce in caso di tumori e rappresenta una delle maggiori conquiste in ambito oncologico negli ultimi decenni. L’emergenza sanitaria del Coronavirus ha rallentato la normale routine di prevenzione, ma i ritardi nella diagnosi oncologica possono avere pesanti conseguenze. “Il terrore di essere contagiati” spiega Tancredi “seppur legittimo, ha rallentato molto i controlli. Dal 20 aprile, quando abbiamo riaperto dopo il lockdown, abbiamo trovato molti tumori in fase avanzata, soprattutto al seno”.

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Il cancro continua ad essere una delle malattie ad alta frequenza nel nostro Paese. “Il nostro presidente nazionale, Francesco Schittulli” racconta Tancredi “ha lanciato pochi giorni fa l’allarme sul numero di morti per tumori, che in Italia si aggira sui 500 al giorno. Si tratta di un numero molto alto e senza prevenzione continuerà a crescere. Diagnosi, prognosi e cure vengono fatte in ritardo. Prevenire è l’unico modo per combattere i tumori”. Non si tratta di sminuire l’emergenza Covid, ma di riconoscere l’importanza delle altre malattie e gestire l’assistenza sanitaria in modo mirato. “E’ necessario un bilanciamento tra il Covid e la prevenzione e cura oncologica” spiega Tancredi “dal momento che i tumori hanno, purtroppo, un’alta incidenza nel nostro Paese”.

La Lilt Siena: prevenire è vivere

Oltre alle attività di screening promosse dall’azienda ospedaliera locale, il ruolo di un’associazione come la Lilt Siena è fondamentale per tentare di fare diagnosi preventive oncologiche. Un centro di prevenzione che offre la possibilità di fare visite specialistiche in diversi ambiti. “Una fetta importante della nostra attività è rappresentata dalla senologia” racconta Tancredi “ovvero mammografie ed ecografie al seno”. Il centro propone anche visite endoscopiche (colon e gastro). Un ambito in cui la prevenzione è sempre più importante, perché come sottolinea la presidente “i tumori del colon e nel tratto gastrointestinale vengono spesso individuati in ritardo”.

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“Ci occupiamo anche della prevenzione del melanoma” spiega Tancredi “una forma tumorale che purtroppo ha un’alta incidenza negli ultimi tempi e che inizia ad essere temuta maggiormente”. Infine la Lilt Siena mette a disposizione dei pazienti anche ambulatori di pneumologia e di urologia, “altro ambito in cui stiamo cercando di sensibilizzare molto la prevenzione”.

Diagnosi ed educazione alla prevenzione

Non solo visite volte alla prevenzione oncologica. La Lilt Siena propone iniziative, eventi e attività per promuovere la lotta ai tumori, che parte appunto dalla prevenzione. “Abbiamo il dovere” spiega Tancredi “di fare diagnosi, ma anche di educare la popolazione. La nostra missione è quella di prevenire i tumori”. In tempi normali le attività di sensibilizzazione per la prevenzione si susseguono periodicamente nelle piazze, nelle scuole, nelle università e nei vari eventi pubblici. In questi mesi, invece, queste iniziative sono diminuite e sono state più complesse da organizzare.

“Abbiamo continuato a portare avanti la nostra attività educativa” racconta Tancredi “aiutandoci con i media, insistendo nel far passare messaggi importanti. Avevamo in programma una serie di eventi in questi mesi, che riorganizzeremo in maniera diversa. Ad esempio, lo scorso anno abbiamo tenuto delle lezioni in presenza nelle scuole per educare i ragazzi ad un corretto stile di vita. Al termine di queste lezioni i ragazzi hanno realizzato delle opere che sono state poi premiate da una giuria di esperti nell’ambito di un evento”. In piena emergenza Covid attività di questo tipo sono difficili da organizzare.

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“Quest’anno” spiega la presidente Lilt Siena “abbiamo realizzato un video con medici e altri esperti che raccontano alcune cose. Questo video sarà divulgato tramite le piattaforme della didattica digitale e i ragazzi saranno invitati a realizzare le loro opere. Per la premiazione abbiamo deciso di spostarla in primavera e avverrà durante un evento intitolato a Nadia Toffa. La madre ci ha dato il benestare e spero di averla come ospite”.

Rallentamento della prevenzione

Il rallentamento della prevenzione è dovuto, in parte anche allo spostamento di personale medico nei reparti Covid. In provincia di Siena, dove i numeri dei contagi, seppure alti, sono rimasti finora abbastanza sotto controllo, questo problema ha avuto dimensioni contenute. “Alcune riduzioni ci sono state” spiega Tancredi “soprattutto nelle attività ambulatoriali, ma il personale medico dedicato all’oncologia e alla prevenzione c’è. Nella nostra struttura non è mai mancato un medico, anzi, in questi mesi ne abbiamo inseriti altri”.

Nella lotta ai tumori la collaborazione tra centri come la Lilt e le strutture ospedaliere è fondamentale e questa, fortunatamente, non ha mai risentito cali in questi mesi. “Con l’azienda ospedaliera senese” spiega la presidente della Lilt Siena “abbiamo una convenzione che funziona bene e che è stata recentemente rinnovata. Non c’è contrasto, anzi, la richiesta di collaborazione è sempre più intensa e noi cerchiamo di soddisfarla per quanto possibile. Ogni settimana visitiamo oltre 300 pazienti e per noi sono numeri importanti”.

Obiettivo: non lasciare indietro la prevenzione oncologica

Nonostante il periodo di incertezza e di paura che stiamo attraversando e del quale non vediamo ancora la luce, è indispensabile non mettere mai in secondo piano la prevenzione oncologica. “Non si deve avere paura di accedere ai centri di prevenzione” raccomanda Tancredi “perché noi adottiamo tutti i presidi e i protocolli anti-contagio. Lasciare da parte la paura porta a controllarsi in presenza di un sintomo o per un semplice screening di routine. Non dobbiamo aspettare. Una volta superato lo scoglio della paura si può arrivare a una diagnosi tempestiva che in molti casi può salvare la vita. Se c’è qualcosa che non va bisogna farsi visitare. Prevenire è vivere”.

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