Il borgo di Linari si trova nel Comune di Barberino-Tavarnelle ma, per vicinanza, è abitato da moltissimi poggibonsesi
Sono 56,5 i milioni di euro destinati alla Toscana, d’intesa col Ministro dei beni culturali, nell’ambito dell’intervento del Pnrr sulla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi abbandonati o in avanzato processo di declino e abbandono.
Tra questi anche il borgo di Linari. Per la vicinanza con Poggibonsi il borgo è conosciutissimo e molto frequentato dai poggibonsesi che hanno lì vicino le loro abitazioni.
Nel comune di Barberino Tavarnelle si trova questa antica fortificazione immersa tra le colline della Valdelsa. Se ne ha memoria dal 1071, traccia contenuta nei documenti di Badia a Passignano. Linari è citato anche da Leonardo da Vinci a proposito della riconquista di Niccolò da Tolentino. Il borgo è stato interessato da un graduale ma crescente abbandono a partire dall’ultimo dopoguerra. Il fenomeno si è acuito con l’abbandono delle fattorie e dei terreni agricoli. Attualmente è una specie di paese fantasma, l’idea del Comune è di inserirlo nel Pnrr e farci una comunità energetica ‘CO2 free’, puntando sul turismo agricolo e commerciale.
“Un primo bando da 36,5 milioni, già pubblicato con scadenza il 15 marzo, offrirà un contributo massimo di 1.600.000 euro a più di 20 borghi toscani”, ha sottolineato il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Venti milioni di euro saranno invece destinati a un borgo scelto dalla Regione, che quindi, grazie alla consistenza del finanziamento, potrà cambiare il proprio volto nel prossimo futuro. Una scelta delicata e complessa che avverrà entro la fine di febbraio con una delibera della Giunta regionale, previa valutazione tecnica da parte della Direzione cultura”.
Il presidente della Regione Toscana Giani aveva visitato il borgo proprio la scorsa settimana insieme al sindaco di Barberino Baroncelli.
