“I colori dell’Idromele”: è il primo manuale in italiano che spiega la produzione di idromele, nel suo libro Marco Parrini intende divulgare tutte le conoscenze che ha acquisito in tanti anni di studio e sperimentazioni

E’ la più antica bevanda fermentata, conosciuta da egizi, greci e romani, non parliamo di vino ma di idromele. Originario nettare degli dei, oggi la tradizione di questo fermentato è confinata per lo più nei paesi nordici mentre in Italia è ancora poco noto, nonostante il caleidoscopio di mieli diversi offra un potenziale altissimo. A capirlo è stato un senese, Marco Parrini che ha fatto dello scantinato di casa sua un luogo dove portare avanti questa lontana tradizione. Non solo da pochi giorni è uscito il suo libro “I colori dell’idromele” un manuale, il primo in italiano ad occuparsi della produzione di questo nettare.

Molti lo definiscono il maggior esperto italiano di miele ma lui preferisce definirsi un amante: “Sono appassionato di fermentazione – ha raccontato ai nostri microfoni – ho iniziato con la birra negli anni ’90 poi, dal 2015, mi sono lanciato nel mondo dell’idromele. Ho dovuto tradurre diversi testi dall’inglese che spiegassero tutto quello che c’era da sapere, anche perché sull’argomento non ho trovato molta letteratura in italiano. Non mi definisco il massimo esperto in Italia, lo faccio per passione, ritagliando spazi del mio tempo, nella vita infatti lavoro in banca”.

Mantiene un profilo basso ma ha già raggiunto un traguardo importante: “Ho partecipato al “Mead madness cup” la più grande competizione di idromele domestico e commerciale d’Europa. Sono stato sulle spine per tutto il tempo – anche perché come ha raccontato – una volta che avevo inviato i miei campioni di idromele in Polonia (sede della competizione), ho scoperto che erano andati dispersi. Per fortuna sono arrivati un’ora prima che fossero distribuiti alla giuria di degustatori. Alla fine è stata una gran bella soddisfazione perché mi sono aggiudicato il terzo posto nella categoria Braggot, un ibrido tra idromele e birra”.

Nel suo racconto, infatti, Parrini ci ha aperto un mondo ancora del tutto misconosciuto ai più: “Ci sono tante varianti di idromele, molte categorie. Da quello tradizionale con solo miele, acqua e lievito, ai melomeli quelli cioè a base di frutta, quelli speziati e gli speciali come nel caso di aggiunta di birre al miele. E’ un mondo vastissimo quello dell’idromele”.

Un mondo che adesso ha voluto raccontare per divulgare tutte le conoscenze che ha acquisito in questi anni, obiettivo? Mantenere viva la tradizione: “In Italia la cultura dell’idromele è stata persa, era rimasta solo tra i produttori di miele. Ma l’idromele è il più antico fermentato, la storia lo dimostra. Addirittura – aggiunge – si crede che Dioniso, rappresentato con un otre di pelle di toro, se ne servisse per la fermentazione di idromele ”.

Al di là del mito, da qualche giorno è uscito in tutte le librerie e negli store online il suo libro intitolato “I colori dell’idromele” : “Fino ad ora in Italia i testi sull’argomento sono pochi e frammentari. Ricordo che quando nel 2015 decisi di creare un fermentato per festeggiare la nascita di mio figlio Francesco, cominciai a cercare dei testi dai quali attingere ma trovai solo il sito di Massimo Faraggi. Ho iniziato quindi a studiare dai testi in inglese, sperimentando nella pratica. Anni fa poi elaborai un piccolo manuale, il primo in italiano, su come produrre idromele. Attirai molte curiosità, molte persone chiedevano informazioni aggiuntive, così è nato il libro e non poteva non fregiarsi dell’introduzione fatta dal grande Massimo Faraggi”.

Oltre ad essere un vero e proprio manuale d’istruzioni, il nuovo libro di Marco Parrini è anche un invito a riscoprire la tradizione dell’idromele che, come sottolinea lo stesso: “Sta trovando una nuova linfa anche in Italia con lo sviluppo di tanti produttori di questo fermentato o di vini di frutta di vario genere. Non si smette mai di imparare sopratutto da un prodotto come l’idromele che riesce ancora oggi a raccontare tanta storia”.

Il libro può essere prenotato dal sito Edizioni LSWR o su Amazon

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