Buzzichelli: “Cronoprogramma per la riapertura in sicurezza delle aree ludiche da questa settimana”

I bambini possono tornare a giocare. Il Comune di Siena farà partire da questa settimana un cronoprogramma per la riapertura delle 63 aree ludiche presenti sul territorio comunale. E’ l’assessore alle aree verdi Silvia Buzzichelli a confermalo. “Stileremo un programma di riaperture – commenta Buzzichelli – dopo aver fatto una ricognizione sullo stato attuale delle aree e degli spazi giochi. E’ nostra volontà mettere di nuovo a disposizione questi luoghi per i bambini e le famiglie, naturalmente in tutta sicurezza. Dopo la ricognizione ed eventuali sistemazioni, apriremo gradualmente, speriamo già a partire da questa settimana”.

Il Comune sta approntando un’adeguata cartellonistica con tutte le informazioni per l’emergenza sanitaria: in ogni area ludica saranno dunque ben visibili tutte le disposizioni a cui attendersi. Inoltre saranno installati dispenser con gel igienizzante. L’ultimo decreto governativo al riguardo, infatti, prevede che si igienizzino le mani dei bambini all’ingresso degli spazi e anche dopo l’utilizzo del singolo gioco, oltre al mantenimento delle distanze e all’utilizzo delle mascherine. Regole rigide, ma maggiormente applicabili rispetto a quelle di qualche settimana fa che, di fatto, rendevano improponibile la riapertura di questi spazi. Fra le altre cose attualmente non è previsto un presidio fisso da parte di dipendenti comunali, anche se sarà garantito un controllo periodico attraverso la Polizia Municipale. Il Comune appronterà poi la sanificazione degli spazi.

“Non era certo intenzione dell’amministrazione comunale – spiega l’assessore – tenere chiusi questi spazi. In queste periodo, tra l’altro, abbiamo ultimato i lavori per tre aree: San Francesco, via Molise e passo Calamandrei a San Miniato, quindi avevamo tutta l’intenzione di riaprire. I decreti governativi precedenti a quello del fine settimana scorso, però, avevano fissato regole sinceramente impraticabili per qualsiasi comune, tanto è vero che tante altre città fra cui Lucca o Firenze hanno fatto la stessa scelta. Le uniche eccezioni sono state forse rappresentate da piccoli comuni con una o poche aree. C’era infatti stata data la possibilità di aprire le aree ludiche, ma i paletti fissati erano insostenibili: si imponeva la sanificazione dei giochi ad ogni uso, per esempio, ma c’erano anche tante regole sinceramente impossibili. Veniva infatti imposto un presidio fisso per impedire l’utilizzo dell’area oltre un certo numero in contemporanea da parte dei bambini e l’installazione di un dispenser con gel disinfettante. E ancora si imponeva la presenza di personale dipendente per la sorveglianza, senza specificare però l’orario, come se certe aree ludiche potessero avere un’apertura e una chiusura fissa”.

“Abbiamo fatto un calcolo – specifica ancora Buzzichelli – e il costo per ogni aree ludiche si aggirava intorno a seimila euro. Teniamo conto che il Comune di Siena ha 63 aree ludiche… Un costo insostenibile per la comunità. Il nuovo decreto ha invece allentato le maglie e ci permette di aprire, mantenendo comunque alti i livelli di sicurezza”. Da questa settimana, insomma, si torna a giocare: un altro passo verso la normalità.

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