L’intervento del candidato al consiglio regionale per Toscana Civica Nicola Sisi sulla categoria delle guide turistiche: “Oltre all’emergenza Covid-19 c’è un futuro da gestire”.

Il candidato per la lista Toscana Civica al consiglio regionale della Toscana, Nicola Sisi, è intervenuto in merito alla categoria delle guide turistiche, alla quale lo stesso Sisi appartiene:

“Se verrò eletto al consiglio Regionale intendo portare avanti una serie di proposte indirizzate alla categoria delle guide turistiche, categoria, tra l’altro a cui appartengo e che difendo – si legge in una nota – Le guide turistiche ancor prima della crisi legata al Covid-19 vivevano una realtà molto complessa senza reali tutele a livello regionale e nazionale.

Una categoria totalmente abbandonata e priva di regole legislative chiare e precise che le potesse tutelare e proteggere in un mercato “aperto” e non completamente normato.


Questa particolare e grave situazione ha creato la diffusione incontrollata di fenomeni quali l’abusivismo e la sleale concorrenza a ribasso tra le guide turistiche stesse anche con dietro la regia di tour operator stranieri e di altre regioni.


La Toscana ha un patrimonio artistico, storico, culturale tra i più vasti del mondo con particolarità e scenari diversi da città e città. Questo rende il lavoro della guida ancor più difficile e richiede una preparazione molto elevata e una conoscenza superiore e di altissimo livello.


La “facilità” con la quale sono state concesse le autorizzazioni e le abilitazioni ad un numero elevato di persone senza gli adeguati requisiti da parte di istituti privati più interessati al proprio rendiconto economico che alla salvaguardia qualitativa della professione ha dato vita ad una realtà snaturata e lontana anni luce da quella del passato.

La guida infatti doveva sostenere esami molto severi ed essere in possesso di un titolo di studio che prevedeva già una alta conoscenza di base.


Quindi mi batterò principalmente per 5 aspetti che ritengo fondamentali:


1) le tariffe dovranno avere un minimo garantito uguale per tutta la categoria regionale al di sotto del quale non sarà possibile prestare la propria opera,
2) le guide dovranno sostenere un esame per avere l’abilitazione specifica della città in cui intendono svolgere la propria professione
3) pene e controlli severissimi per contrastare l’abusivismo.
4) creazione di un fondo di sussistenza
5) creazione di un organo rappresentativo e di tutela a livello regionale
6) gli esami non potranno più essere svolti presso istituti privati ma presso la regione.
7) il titolo di studio dovrà essere almeno la laurea triennale.


Difendere e valorizzare la professione di guida turistica vuol dire difendere e valorizzare la nostra storia, tradizione, cultura e patrimonio artistico che il mondo c’invidia. Basta svendersi e accettare condizioni vergognose. Proteggiamo tutti insieme le guide turistiche. Perché la conoscenza e la divulgazione hanno un prezzo e questo prezzo deve essere pagato. Basta lotte interne tra associazioni e basta abusivismo.


Invito tutte le guide turistiche ad incontrarmi e a discutere assieme in modo costruttivo di come gestire il presente e  futuro. Solo se sarò eletto potrò fare molto di più di un articolo – conclude Sisi – Vi prometto da guida turistica che la questione sarà da me tenacemente portata avanti per trovare le soluzioni più giuste e adatte per una categoria, ripeto, fin da troppo tempo, lasciata a se stessa”.

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