Dal primo maggio stop a gran parte delle restrizioni, almeno sul green pass. Le ipotesi sull’obbligo delle mascherine

E’ ufficialmente partito il conto alla rovescia per il primo maggio, giorno in cui potremo dire addio alla maggior parte delle restrizioni fissate a fine marzo e previste dall’ultimo decreto Covid. Stop allora al green pass con qualche eccezione. E le mascherine? per ora si parla di ipotesi.

Green Pass:

Bar e ristoranti al chiuso

Sarà possibile per chiunque prenotare un tavolo al ristorante, fare un aperitivo o la colazione al bar senza disporre del green pass.

Cinema, teatri, concerti e discoteche

Il green pass non sarà più obbligatorio per assistere a spettacoli di ogni genere sia all’aperto che al chiuso. Lo stesso vale per accedere al cinema o partecipare ai concerti. Possono tirare un sospiro di sollievo anche gli amanti della discoteca, l’obbligo di Green pass rafforzato, che si ottiene da guarigione o vaccinazione, scade il 30 aprile.

Palestre, piscine e terme

Non sarà più necessario essere in possesso della certificazione, né del tampone, né del certificato di guarigione per accedere alle attività sportive in palestra e in piscina. Stesso discorso per i centri termali, per accedere a saune, bagni turchi e tutti i restanti servizi.

Università e concorsi

Cade l’obbligo per tutti gli studenti che frequentano l’Università, stop al green pass anche per partecipare a concorsi pubblici o ai corsi di formazione.

Ospedali e Rsa

Per le visite presso le strutture Rsa o negli ospedali sarà ancora necessario essere in possesso di Green Pass rafforzato, almeno fino al 31 dicembre 2022.

Luoghi di lavoro

Non sarà più richiesta la certificazione verde, base o rafforzata per accedere nei luoghi di lavoro pubblici o privati

Trasporto: aerei, navi, treni, pullman

Dal primo maggio non sarà piunecessario essere in possesso del Green Pass si tornerà pertanto a viaggiare liberamente

Mascherine: le ipotesi

Scade il 30 aprile l’obbligo di possedere la mascherina nei luoghi al chiuso ma la decisione ufficiale sarà presa nella prossima settimana. Le ipotesi per ora al vaglio prevedono o un prolungamento dell’uso del dispositivo di protezione per almeno un mese ma potrebbero anche decidere di passare dall’obbligo alla raccomandazione. La Ffp2 potrebbe restare obbligatoria per tutti i trasporti sia locali che a lunga percorrenza. Si potrebbe togliere invece al ristorante, al bar, nei musei e in altri luoghi al chiuso anche se resterà la raccomandazione a indossarla in caso di assembramenti. Al lavoro potrebbe restare fino a giugno l’obbligo di mascherina chirurgica, mentre si apre il fronte della scuola dove cresce il pressing per toglierla.

In merito il ministro della salute Roberto Speranza ha detto: “Valutiamo giorno per giorno, settimana per settimana. Tant di queste valutazione vanno ncora misurate, ad esempio quella sulle mascherine al chiuso che in questo momento sono obbligatore e secondo me sono e restano un presidio importante” Sulla questione mascherine, intervenuto anche Andrea Costa, sottosegretario alla Salute: “In questi giorni, prima della scadenza del 30 aprile, si tratta di fare alcune riflessioni e valutare se mantenerle in alcuni luoghi al chiuso, come ad esempio il trasporto pubblico, dove certamente ci può essere una concentrazione di persone e dove forse può essere prudente mantenerle”

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