“Siamo contenti della prestazione che abbiamo fatto a Roma, bisognava dare un segnale forte e credo che ci siamo riusciti. Il mio esordio? Sono stato in ballottaggio fino all’ultimo, devo ringraziare il mister e i miei compagni, mi hanno aiutato”

Il Siena è riuscito a strappare un buon pareggio sul difficile campo Trastevere, portando a casa anche qualche rimpianto, visto che i bianconeri erano stati in vantaggio in rimonta nella ripresa. Domenica i ragazzi allenati da mister Gilardino se la vedranno al Franchi con la prima della classe, il Montevarchi, una gara molto importante in ottica play-off. Nel frattempo, la società è già proiettata sulla prossima stagione ed appaiono sempre più probabili la conferma di Gilardino, mentre di ieri la notizia che per il ritorno di Giorgio Perinetti è ormai fatta In vista della gara di domenica, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il portiere Filippo Gragnoli, che ha esordito a sorpresa con la maglia del Siena proprio nella difficile trasferta di Roma.

E’ arrivato un pareggio sul campo del Trastevere, c’è un po’ di rammarico per non aver vinto dopo essere stati in vantaggio?

“Un po’ di rammarico c’è, perché eravamo riusciti a ribaltarla su un campo non facile. Eravamo riusciti a rimettere in piedi la partita e poi a portarci in vantaggio, ma siamo stati sfortunati perché loro, in una delle prime sortite offensive, sono riusciti a trovare il pareggio. Poi non siamo riusciti a trovare la via del vantaggio di nuovo. Ma, come abbiamo detto con il mister, siamo contenti della prestazione, bisognava dare un segnale forte e credo che ci siamo riusciti, abbiamo fatto vedere che siamo ancora vivi e in lotta per un posto nei play-off”.

È stato un periodo difficile, ma dopo la presentazione di ieri, contro un avversario molto forte, si può dire che è alle spalle?

“Loro sono una squadra ostica, perché fanno un gioco basato su lanci lunghi e le seconde palle, come fanno un po’ tutte le squadre di Serie D. Ma vista la posizione che occupano in classifica, loro lo fanno meglio delle altre. Però abbiamo dimostrato che siamo il Siena e quando vogliamo possiamo fare mettere in difficoltà chiunque”.

Il Montevarchi è primo in classifica, cosa bisognerà fare per batterlo?

“Secondo me dobbiamo giocare con la stessa voglia con cui abbiamo affrontato il secondo tempo con il Trastevere, perché nonostante lo svantaggio siamo entrati in campo con la voglia di volerla ribaltare. Se riusciamo ad esser quelli che eravamo nel secondo tempo, allora possiamo metterli in difficoltà e portare a casa i tre punti”.

Parliamo del suo debutto, che sensazioni hai provato?

“Nei primi minuti ho provato una sensazione strana, era quasi un anno e mezzo che non scendevo in campo. Devo ringraziare tutti, a cominciare da mister Gilardino, al preparatore dei portieri Cancarini, i miei compagni e in particolare i miei compagni di reparto, perché tutti dal primo all’ultimo mi hanno dato una mano per non farmi trovare impreparato a questa opportunità che mi ha dato il mister. Ho cercato di dare il massimo e di prendermi anche delle responsabilità e credo che sia andata bene”.

Quando hai saputo che saresti sceso in campo?

“Sono stato in ballottaggio con Davide Narduzzo fino all’ultimo, perché il mister poteva schierare una quota in un altro ruolo. Sono arrivato a martedì che eravamo ancora in ballottaggio, poi ho svolto l’allenamento con la squadra titolare e quindi ho capito che sarei sceso in campo il giorno dopo. E’ stata una soddisfazione, ma anche una responsabilità perché comunque andavamo ad affrontare una partita difficile su un campo difficile”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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