Da domani al 5 settembre le opere dell’artista senese in mostra nel Chiostro di San Cristoforo. Andreini: “Tornare ad esporre è una ventata d’aria fresca”
La grande espressività artistica di Tommaso Andreini torna a mettersi in mostra con “Uomini d’arme“, l’esposizione che da domani al 5 settembre verrà allestita negli spazi del Chiostro di San Cristoforo a Siena.
“Sarà un allestimento molto semplice – ha detto l’artista senese – perchè il luogo che accoglierà la mostra fornisce già elementi e suggestioni che si adattano perfettamente alle opere che ho creato. Il Chiostro di San Cristoforo è un luogo meraviglioso, un posto intimo e silenzioso che ricrea, così come i miei dipinti, un’atmosfera medievaleggiante che parla di Siena e delle sue tradizioni”.
In “Uomini d’arme” i corpi e colori, le forme e i simboli, i volti e le scenografie si alternano in un linguaggio che mescola l’antico e il moderno. “I cavalieri – ha raccontato Andreini – sono sempre stati un elemento distintivo delle mie creazioni ma questa volta ho voluto dargli una dimensione diversa dal solito una sembianza, cioè, puramente contradaiola. L’idea della mostra nasce infatti dalla volontà di voler rappresentare come guerrieri proprio le 17 contrade che, come sappiamo, nascono come compagnie militari. In ognuna delle opere esposte, tramite elementi più o meno visibili, è racchiusa tutta la simbologia di ogni singola contrada. È stato un lavoro di pittura – ha continuato l’artista – ma anche e soprattutto di studio, di letture e di approfondimento sull’immensa cultura della tradizione senese. Ogni dipinto di “Uomini d’arme” porta inoltre con sé il mio personale modo di dipingere in chiave surrealista. Un insieme di tratti e di elementi che spero susciti interesse e curiosità in chi verrà a vedere la mostra”.
“Sono estremamente felice e molto emozionato – ha detto Tommaso Andreini – per l’inaugurazione ormai vicina. Con la pandemia abbiamo attraversato fasi di vita surreali come le mie opere. Anche se nei mesi scorsi ho avuto modo di partecipare ad esposizioni collettive questa è la mia prima mostra personale dopo due anni. È una ventata d’aria fresca, di gioia”.
“Mi sento estremamente fortunato – ha concluso Andreini – di essere un artista che lavora Siena. Nei momenti di quiete, quando si lavora con e per le contrade, la soddisfazione è immensa. Essere un pittore a Siena non vuol dire solo fare mostre o mandare le proprie opere in giro per il mondo, vuol dire anche fare le bandiere per la propria contrada oppure un tamburo per quella rivale. Per me questa tipologia di lavori è ogni volta un’emozione forte e grande come fare una mostra perché crea la possibilità di stimoli e confronti continui con le persone e con la città”.
Le parole dell’artista senese Tommaso Andreini