«L’iniziativa è andata benissimo, ben oltre le nostre aspettative. Sto ricevendo messaggi estremamente positivi, questo vuol dire che si è creata un’attenzione nella comunità». Sono queste le prime parole con cui Serena Cortecci, assessore alle Politiche Educative del Comune di Colle di Val d’Elsa, trae il bilancio di Giovedì da Leoni, rassegna cinematografica promossa dall’Amministrazione in sinergia con Kiné e Azienda Multiservizi, terminata proprio ieri.
«Ha coinvolto persone di tutte le età – aggiunge -, che hanno davvero capito l’importanza dell’incontro con un autore, o un regista, e a leggere la contemporaneità attraverso il cinema, perché la cultura non è fine a se stessa. Sarà un’iniziativa che sicuramente porteremo avanti: è nata con l’idea di durare e non di essere un’esperienza singola. Lo dimostra il fatto che siamo andati avanti, nonostante il coronavirus».
Il programma prevedeva inizialmente quattro serate al Teatro del Popolo, composte da aperitivo e film, che si sarebbero dovute tenere da gennaio fino ad aprile ogni terzo giovedì del mese. Dopo i primi due appuntamenti, però, il lockdown ha costretto gli organizzatori a rivedere il progetto e a inventarsi un modo per poter proseguire anche a distanza.
«Abbiamo da subito scartato l’idea di una diretta Facebook – spiega Francesco Corsi di Kiné -. Abbiamo preferito un sistema che richiedesse comunque un piccolo sforzo da parte degli spettatori, cioè quello di investire mezz’ora del proprio tempo per collegarsi in quel preciso momento a Zoom e partecipare alla videochiamata prima di vedere il film in streaming. L’idea è nata un po’ per caso, allo stesso modo con cui, più avanti, abbiamo pensato di invitare un ospite (un produttore, un regista, un esperto) a partecipare. Per noi è stata una scommessa e non ci saremmo mai aspettati questo risultato.
«Abbiamo dovuto abbandonare il tema scelto in partenza – continua -, che era quello femminile, potendo contare su un’offerta in streaming legale e gratuita, vasta ma limitata. Abbiamo tentato di restare fedeli all’obiettivo iniziale, proponendo film non troppo di nicchia, ma neanche scontati o mainstream, che meritavano di essere conosciuti. Nelle prime settimane molte persone hanno visto l’iniziativa come un bello sfogo, o un’occasione per condividere una chiacchierata, poi piano piano è diventata un appuntamento fisso anche di confronto, un momento per poter innestare un dialogo sul presente».
La rassegna nel corso di questi mesi si è evoluta: non si è trattato più di una serie di proiezioni, legate da un filo conduttore, ma di occasioni di riflessione su temi contemporanei e di attualità. Dopo la morte di George Floyd, per esempio, sono stati inseriti nel programma I am not your negro di Raoul Peck e Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, due film diversissimi che parlando entrambi di razzismo e intolleranza e che sono stati arricchiti, precedentemente, dalla partecipazione di Alessandro Portelli e Giotto Barbieri.
Giovedì da Leoni nasce con l’intento di promuovere la cultura del cinema e stimolare le persone a vedere i film in sala. Per questo, con la riapertura e l’avvio delle arene estive, la nuova formula online non ha più senso di esistere. Gli organizzatori sperano di poter riprendere “dal vivo” sicuramente in autunno, con la partecipazione delle scuole e delle realtà coinvolte durante queste ultime settimane.
Nella foto in alto un momento della presentazione lo scorso gennaio