Un Manifesto per disegnare il futuro della biblioteca post-covid

Un Manifesto per disegnare il futuro della biblioteca post-covid. Questa la novità al centro del webinar organizzato in occasione della Giornata mondiale del Libro dalla Regione Toscana e da Anci Toscana, dedicato al progetto presentato da “Bibliofficina”, la rassegna di iniziative di confronto e riflessione sulle tematiche legate al valore e alla visione sociali della biblioteca e della lettura per fornire ad amministratori, decisori politici e dirigenti una nuova chiave per reinterpretare la biblioteca come strumento di utilità sociale, necessario per migliorare la qualità della vita delle persone e per garantire benessere individuale e collettivo.

“In questa giornata mondiale del libro – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani –  il nostro Manifesto si propone come una sorta di passaporto, frutto di un percorso di lavoro condiviso, di cui siamo fieri, al quale tanti hanno lavorato e ancora lavoreranno.  Le principali azioni delineate oggi confermano quanto lavoro e quanti investimenti siano stati fatti in Toscana sulla lettura, sugli archivi e sulle biblioteche, luoghi fisici e culturali, vero presidio di democrazia. C’è ancora molto da fare e da lavorare, con le reti e nelle infrastrutture bibliotecarie ed archivistiche, in un’ottica sempre più diffusa, aperta ed omogenea. Credo che la collaborazione e la sinergia tra istituzioni, soggetti della cultura, comunità e cittadini siano indispensabili per far fronte sia all’emergenza attuale, con le criticità del momento, ma soprattutto per prepararci allo scenario futuro che già si prospetta e che ci fa intravedere le nuove sfide per le biblioteche e gli ecosistemi culturali di cui fanno parte. Noi siamo pronti e vogliamo  affrontarle”.

“Come sindaco e presidente di AnciToscana – afferma Matteo Biffoni, primo cittadino di Prato -, non posso far altro che recepire e cercare di essere all’altezza della sfida che il Manifesto ci lancia. Vengono richiesti standard altissimi e questo è giusto,  vista l’importanza e il ruolo che le biblioteche svolgono sul territorio. Non partiamo dall’anno zero, ci sono esperienze di altissima qualità; ma dobbiamo crescere e impegnarci a migliorare, come è accaduto con il lavoro condiviso di Bibliofficina. Per questo propongo di fare  un ‘tagliando’ periodico con AnciToscana sull’attuazione del Manifesto,  per recepire proposte e suggerimenti da discutere con i Comuni”.

Articolato in quattro punti chiave e due strategie attuative, il “Manifesto per una nuova visione della biblioteca pubblica in Toscana” getta le basi per la biblioteca del domani che risponde ai cambiamenti della società e quale infrastruttura sociale costruisce relazioni e comunità contribuendo a produrre “energia culturale e sociale”.

Ecco, in dettaglio, cosa propone il Manifesto.

I quattro punti chiave


1 – Vincere facendo rete… Nessuno escluso
La biblioteca fa parte di un ecosistema culturale, educativo, sociale, economico.
Gli obiettivi: rafforzare il sistema delle biblioteche, incentivare la partecipazione anche delle biblioteche più deboli, potenziare la funzione di coordinamento territoriale da parte delle biblioteche capofila delle reti per sostenere maggiormente le aree marginali e fragili. Sviluppare il valore e il ruolo della biblioteca pubblica nei processi di alfabetizzazione diffusa e di promozione di un welfare culturale ampio e inclusivo. Sviluppare ulteriormente il sistema delle biblioteche e della lettura affinché faciliti e promuova reti forti, coese e connesse con tutte le altre realtà della filiera del libro, della cultura, ma anche di altri ambiti (sociale, economico). Aiutare le biblioteche a collaborare e scambiarsi informazioni con altri settori della Pubblica amministrazione impegnati nella realizzazione di politiche di welfare e digitali.

2 – Ma dove? In biblioteca. Per non lasciare indietro nessuno
La biblioteca è una infrastruttura che attiva energia sociale.
Gli obiettivi: attrezzare la biblioteca come una palestra per allenarsi a gestire l’attuale complessità della società, della natura e del paese. Potenziare la biblioteca per rafforzare il capitale sociale dei territori. Ripensare il ruolo del digitale nelle biblioteche perché nessuno rimanga indietro e tutti abbiano abilità e competenze per usare la tecnologia e non subirla. La biblioteca è anche un laboratorio di innovazione e produzione culturale che favorisce la creazione e la condivisione di nuovi significati culturali che permettono di costruire orizzonti in grado di affrontare vecchie e nuove sfide

3 – In biblioteca perché c’è il futuro della tua storia
La biblioteca è uno spazio fertile di cittadinanza in cui coltivare legami, idee e azioni partecipate. E’ un diritto irrinunciabile che ha il valore di un bene comune e collettivo vicino alle persone e da gestire attivamente.

4 – Se leggi colori la tua vita
La biblioteca promuove la lettura in ogni forma e modo.
Gli obiettivi: promuovere la lettura secondo gli obiettivi specifici e le linee di intervento indicati nel “Patto regionale per la lettura in Toscana” coinvolgendo attivamente il pubblico fin dai primi anni e lungo tutto l’arco della vita, integrando analogico e digitale, patrimoni bibliografici e non, per rispondere ai molteplici e crescenti bisogni, aspettative e aspirazioni delle nostre comunità. Garantire la bibliodiversità sostenendo e promuovendo i canali di distribuzione e commercializzazione del libro che assicurano la diversificazione della produzione editoriale a disposizione del lettore, comprensiva delle produzioni di editori indipendenti.

Le due strategie attuative

1 – Il mestiere più bello del mondo
Per ampliare il raggio d’azione in ambito culturale, è necessario avere bibliotecari competenti, stabili, continuamente aggiornati. Dobbiamo reclutare e formare personale bibliotecario che sia idoneo a rispondere alle sfide dell’attuale e futura società: non vogliamo burocrati resistenti al cambiamento, vogliamo bibliotecari pro-attivi, resilienti, partecipativi e responsabili che siano mediatori e facilitatori dei contenuti culturali, digitali e sociali.

2 – Investire nella biblioteca come servizio essenziale
Se è vero che la biblioteca rappresenta un servizio fondamentale per lo sviluppo delle comunità e del paese, è necessario garantire un investimento proporzionato e costante.

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